Recensione in anteprima “Gli ostacoli del cuore” di Simona La Corte

A un passo dal matrimonio, Giada avverte la mancanza di quella passione che rendeva speciale il rapporto col suo compagno Nicholas. Certa che una pausa di riflessione possa giovare a entrambi, accetta l’incarico di insegnante privata di francese e si trasferisce a Camembert. Qui, l’incontro con l’affascinante e tormentato Steve Thorne, padre dei suoi allievi, scatena un’intensa attrazione che mette in discussione tutto ciò che la ragazza credeva di sapere sull’amore.

Tra passioni proibite, oscuri segreti che arrivano dal passato e un’ombra sinistra capace di mettere a repentaglio ogni cosa, Giada dovrà fare la sua scelta. Il suo cuore sarà in grado di superare ogni ostacolo per raggiungere finalmente la felicità che merita?

 

Cos’è davvero l’amore? Come si fa a essere certi di essersi innamorati di una persona, quando se ne incontra un’altra che ti sconvolge completamente?

Queste sono le domande che si sono posti i due protagonisti. Dove uno capisce di non essere mai stato davvero innamorato, prima di allora, l’altra capisce che l’amore c’è stato ma mai così… Così come? Leggetelo e scopritelo.

 

Giada Valenti è una ragazza siciliana, trasferitasi a Parigi perché voleva qualcosa di diverso dal B&B della sua famiglia. Qui incontra Nicholas, un bellissimo ragazzo francese con cui nasce una bella storia d’amore, tanto che i due si fidanzano in poco tempo. Ma qualcosa cambia quando vanno a convivere, Nicholas cambia e Giada non se ne fa una ragione, ma assuefatta e sottomessa, non si rende conto di quanto anche lei sia cambiata da quando sta con lui. Almeno finché non incontra Steve.

 

Steve Thorne è un padre single, americano, trasferitosi in Francia per ricominciare da zero, insieme ai suoi figli. Anche lui vuole qualcosa di diverso dall’azienda di famiglia, vuole allontanarsi da tutto ciò che il padre padrone ha sempre significato per lui e sua madre, la meravigliosa Martha. Peccato che, nel farlo, ha finito con l’assomigliargli in molte, troppe cose, a partire dallo sfoggio delle sue amanti…

La storia di Steve è molto intensa e va letta piano piano, come ci viene narrata nel libro per capirla e assimilarla. Mi è piaciuta molto come è stata narrata.

 

È la prima volta che leggo un libro di questa autrice, di cui avevo solo sentito parlare, poi ho avuto la fortuna di incontrarla al SalTo ed è stata così gentile che non ho potuto non prendere il suo romanzo.

La scrittura scorre bene, mi piace com’è stata costruita e narrata la storia. La Francia ha dei paesaggi che fanno sognare e immaginare i personaggi interagire tra i campi di lavanda e le caprette, mi ha lasciato una bella sensazione.

L’unica cosa che non mi ha fatta impazzire è stato lo scorrere del tempo, perché non me ne sono resa conto. Se non fosse che l’autrice, a un certo punto, dice che sono passati mesi, sembrerebbe che sia accaduto tutto molto in fretta… Con lo scorrere del tempo, infatti, i gesti e le sensazioni dei due protagonisti hanno più senso. Non sono fan degli instant love e, in effetti, questo non lo è, c’è solo un’estrema attrazione subitanea, ma perché i due sono talmente avvenenti che non poteva essere diversamente!

 

Mi sono piaciuti tutti gli altri personaggi, tra chi ha dato amore e chi ha fatto uscire la pazzia, ognuno di loro ha dato qualcosa di bello alla storia, ma Martha e Sarah restano le mie preferite.

 

Simona mi ha scritto una dedica, quando ho acquistato il suo libro, augurandomi una lettura ricca di belle emozioni. Ho riso, mi sono commossa ma anche arrabbiata… Beh, che dire? Ne ho provate di emozioni!

 

samanta

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