La foresta innevata, un racconto scritto da Valerio la Martire e illustrato da Livio Squeo, visivamente è un volume ricco di contrasti e di zone d’ombra affascinanti e inquiete, proprio come la sua protagonista.
La protagonista è una ragazza che decide di non sottostare a chi vuole decidere della sua vita. Non è una guerriera e non è un’eroina, è una persona che vuole scegliere della propria vita e del proprio futuro. Per farlo si arma di coraggio e cerca l’aiuto di un’altra ribelle, di una donna che prima di lei aveva cambiato le regole che erano state scelte per lei.
Qualche tempo fa sono stata contattata dall’autore che mi chiedeva se avessi voglia di leggere la sua nuova opera in anteprima. Potevo dire di no? Assolutamente, questo autore crea dipendenza e ogni suo lavoro ti rimane nel cuore e diventa incancellabile.
Ieri, finalmente, mi è arrivato il tanto atteso file e dopo aver aperto la prima pagina la mia esclamazione è stata: WOW!
Non mi ero mai addentrata nei racconti illustrati, non so per quale motivo, ma li avevo sempre accantonati e lasciati da una parte, non m’ispiravano, ma onestamente, mi sono sbagliata alla grande, perchè dove non arrivano le parole, arrivano gli occhi.
Partiamo dalle illustrazioni. Non essendo “un’addetta ai lavori” non posso farvi una recensione tecnica del lavoro dell’artista, non ne ho le competenze, però posso dirvi che le illustrazioni di questo racconto sono meravigliose. Su di me hanno avuto un impatto sorprendente, una di quelle cose che ti fanno sgranare gli occhi dallo stupore, perchè non so come, ma Livio Squeo è riuscito a mettere a colori un mondo fatto di parole, proprio come io nel mio immaginario me l’ero aspettato. Il rosso, il rosso è la prima cosa che vi salterà all’occhio e che vi accompagnerà per tutta la durata delle pagine, colori scuri e chiari che si mescolano dando vita ad un mondo che altrimenti avremmo potuto vedere solo nei nostri pensieri.
Passiamo ora alle parole. Tutti voi conoscerete Valerio la Martire, e se non lo conoscete, a mio avviso dovete rimediare. Uno scrittore poliedrico che spazia dalle favole per bambini, a racconti struggenti che ti spezzano il cuore, passando per il fantasy. In questo specifico caso è riuscito a trasmettere un messaggio secondo me bellissimo passando attraverso una favola.
Il “C’era una volta” iniziale mette il lettore nel giusto stato mentale per leggere quello che l’autore vuole farci capire, per fargli arrivare quel piccolo, ma importantissimo messaggio che ancora, purtroppo, per molti esseri umani è solo, appunto, una bellissima favola. Due parole vi accompagneranno per tutta la durata del racconto, due semplici paroline che messe assieme potrebbero rivoluzionare l’esistenza di ognuno di noi. Due parole che ancora oggi per molti sono un miraggio e per tanti una bellissima chimera: CORAGGIO E LIBERTA’.
Sono arrivata alla fine del racconto chiedendomi se solo con una di queste due paroline un essere umano può essere completo, e la mia risposta è no. Non può esistere l’una senza l’altra, non basta il coraggio per essere liberi e non basta la libertà per avere coraggio. La protagonista di questa favola ci fa capire l’importanza di entrambe e, nonostante il racconto sia finito, m’immagino ancora lei sul dorso del mostro che guida i bambini coraggiosi verso la libertà. Perchè per affrontare la vita serve coraggio, ma senza la libertà il coraggio non basta.
Un sogno, un piccolo sogno di una manciata di pagine che l’autore e l’artista usano per farci capire l’importanza di due semplici, ma splendide parole!
Non darò un voto sulla sensualità, perchè non stiamo parlando di un romanzo, posso solo dirvi che alcune scene e alcune immagini sono abbastanza forti, crude forse, ma comunque bellissime!
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LA FORESTA INNEVATAdi Valerio la MartireIllustrazioni: Livio Squeo
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