Recensione in anteprima “L’Agenzia – Napoli” – Serie Soglie Instabili #4 di Venda J. Croft

 

L’Agenzia non esiste.

Ma a Napoli sì, esiste eccome, ed è la sezione più pericolosa d’Italia (ma non per quei motivi lì, direbbe qualcuno).

Valerio Greco è un professore all’università di Napoli, e dell’Agenzia non vuole saperne proprio niente. Tempestato di richieste per arruolarsi dal Direttore, si limita a fare da consulente per quella strana entità che non esiste sotto il pavimento del suo luogo di lavoro; in cambio può mettere le sue mani da filologo su libri meravigliosi di cui si è persa traccia da secoli.

Dall’Agenzia non vuole nient’altro.

Simone Giordano è un giovane agente che ha la metà dei suoi anni, ma è carino, divertente e brillante. Dopo averlo salvato dalla statua indemoniata di Ferdinando IV di Borbone, a Valerio quasi spiace dovergli mentire quando l’altro gli offre il Caffè Speciale dell’Agenzia, quello che tutti i civili devono bere per farsi cancellare la memoria.

Ma lui non vuole proprio dimenticare niente di quel giovane Agente che da un lato gli ricorda proprio perché dell’Agenzia non ci si può mai fidare, ma dall’altro… oh, n’ammore si ovvero ti pigghia ò core e ti trasi innt’ e vene.

 

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi vi parlo del libro “L’agenzia – Napoli”, volume scritto da Venda J. Croft, per la serie Soglie Instabili creata da Jules SK Vernet e Daniela Barisone.

Questo libro, pur inserendosi nell’universo delle Soglie instabili creato con i precedenti volumi, può essere letto come standalone.

Ovviamente io sono testarda, o forse solo curiosa, per questo ho deciso di recuperare almeno il primo volume, ovvero “L’agenzia- Milano”, che tra l’altro avevo già anche acquistato ma non ricordavo, per cui è stata un’ottima occasione per recuperare questa mia dimenticanza.

Mi è servito farlo? SO!

Sicuramente i due volumi sono totalmente staccati e non hanno in comune nulla se non, come dicevo, l’universo Urban fantascientifico che sapevo avrei trovato, e qualche reference sparsa qui e là, ma non è stata  una perdita di tempo, perché Daniele e Alessandro sono stati un’altra ottima lettura.

Oggi, però, vi parlerò di Valerio e Simone e della loro avventura Napoletana.

Valerio è un professore di Filologia Dantesca all’università di Napoli, sa delle segretissima agenzia perché ha un passato con essa, ma a parte qualche lavoro come consulente non intende più farne parte, ecco perché, quando si trova a salvare Simone, agente esperto e figlio d’arte da una soglia instabile, l’ultima cosa che pensava di fare era ritrovarsi immischiato con essa.

Tuttavia, la forte attrazione per il ragazzo lo catapulta di nuovo tra i corridoi dell’agenzia e soprattutto a rischiare la vita che pensava di aver costruito.

I due, pur essendo di “due generazioni diverse”, con un gap age abbastanza importante, hanno un bellissimo feeling. Simone è sicuramente molto maturo per la sua età e questo facilità una connessione mentale e non solo fisica (quella vi assicuro che non manca) ma riesce anche con quel minimo di spensieratezza dell’età a dare una nota di brio alla relazione e in generale a Valerio, che è esattamente quello che, inconsciamente, quest’ultimo cercava.

Insomma, ho apprezzato la costruzione della parte fantascientifica: multiverso & Co. sono sempre una OTTIMA scelta, secondo me.
Se poi al mix vengono aggiunti un’ambientazione italiana e protagonisti ben delicati, cosa volere di più?

Ve lo dico io: altri volumi!

Spero di risentire presto parlare dell’agenzia, nel frattempo recupererò i volumi che mi mancano e sono già usciti.

 

Dani

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