Recensione in anteprima “Legato a te” – Serie Tender Control #2 di Shaw Montgomery


A volte bisogna solo inseguire quello che si vuole… anche se ciò significa sottomettersi.

 

Asa ha sempre saputo di volere un Master da servire e amare… ma trovare qualcuno di cui fidarsi si è rivelato il suo più grande ostacolo. Non fa che chiedersi perché mai nessuno abbia più pazienza… fino a quando non vede l’uomo dall’altra parte della stanza al club Bound & Controlled. All’improvviso tutto ciò che deve sapere è la sua identità, affascinato da quel viso dall’aria familiare e lo sguardo irresistibile.

 

Quando un ritorno dal passato appare nel posto più inaspettato, Stuart sa che deve prendere diverse decisioni. Asa ha sempre visto le cose in modo un po’ diverso, e lui non riesce a immaginare di lasciarlo da solo a capire come funzioni il club o quel loro stile di vita. Ma è davvero il tipo giusto per quel dolce ragazzo dal passato travagliato?

 

A volte ci vogliono due anime leggermente spezzate per formare un amore perfetto.

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo del secondo volume della serie Tender Control, ovvero Legato a te di Shaw Montgomery. 

 

Il primo volume, nella sua semplicità, mi era piaciuto, questo secondo invece non ha nulla di semplice, infatti il rapporto tra Asa e Stuart è complesso e pieno di sfaccettature. 

 

Le motivazioni sono diverse: primo, tra loro c’è un gap age molto elevato, circa una ventina di anni (credo anche qualcosa in più). Questo di solito è già un elemento abbastanza “forbidden”, ma se aggiungiamo che i due si conoscevano quando Asa era un bambino? La situazione si complica ancora, portando nel mix della storia un  ulteriore ostacolo. 

 

“«Cosa significa questo per i sentimenti di Stuart?» Non rimase sorpreso quando sospirai. «Significa che devo rendermi conto che sono validi quanto i miei e che anche io devo stare attento con lui. Posso essere un buon sub. È importante per me.» E sì, certo, il nostro rapporto si era formato lentamente, ma lui era stato fondamentale per me quando ero bambino. Quei sentimenti non erano scomparsi col tempo, erano semplicemente cambiati.” 

 

Il terzo ostacolo, o meglio montagna russa emotiva, che i due devono gestire è proprio quella legata alla dinamica bdsm che desiderano. 

Un gap totale di potere, in cui Asa desidera, o meglio ha proprio bisogno, di  “spegnersi” e mettersi nelle mani di qualcuno a cui obbedire, non solo in camera da letto ma anche fuori, e Stuart desidera controllare il suo Sub h24 e sette su sette. 

Quindi, sono praticamente perfetti l’uno per l’altro, no?
La perfezione, però, non esiste e non sarà semplice come sembra.
Anche se i loro desideri combaciano, entrambi faranno fatica a trovare un equilibrio.  



Dobbiamo creare un sistema di tangenti e compromessi appropriati. Devo scoprire il modo migliore per guadagnarmi orgasmi aggiuntivi. Scossi la testa e risposi. 

Questo non è un regime fiscale. È una dittatura. 

La sua risposta mi arrivò così in fretta che fui certo non si fosse ancora alzato dal letto. 

Ma anche i dittatori prendono le mazzette. E sei tu quello che comanda, quindi devi rendere più trasparente il tuo sistema di tangenti. Sono un principiante. Ricordi?

 Risi, ma andai ad aprire l’acqua della doccia prima di rispondergli.”

 

Per quanto la dinamica bdsm tra loro non sia ciò che preferisco leggere, ho trovato che sia sviluppata molto bene, anche con le problematiche che vi ho descritto.

Dà il giusto spazio alla parte psicologica della relazione e a quella dei personaggi. 

Sia Asa che Stuart infatti non sono perfetti, anzi, hanno difetti e problemi, ma soprattutto hanno paura. 

Paura di non venire accettati, paura di non venire capiti, paura di essere troppo sbagliati e di desiderare cose sbagliate per trovare qualcuno che li ami. 

 

“Stavo iniziando a pensare che alcuni di quei vecchi episodi di Stargate sulle dimensioni alternative non erano pieni solo di stronzate. Quella era l’unica spiegazione su come tutto fosse cambiato tanto velocemente. Non che mi lamentassi. E neanche avrei cercato un modo per tornare nel mio vero universo. A prescindere da come fossi finito lì, non c’era altro posto in cui avrei preferito essere…”

 

Eppure, anche se non saranno mai le persone più semplici e con i desideri più convenzionali del mondo, si trovano esattamente sulla stessa lunghezza d’onda.

 

“Ti piace essere il mio schiavetto?» Mi rivolse un debole cenno del capo, ma le parole ci misero un bel po’ ad arrivare. «Sì… sognato così a lungo… giusto…»”




Per cui, se quanto vi ho detto vi intriga e non disdegnate il bdsm nella sua forma più pura di dominazione/sottomissione, amate quei rapporti dolci ma allo stesso tempo incredibilmente sensuali, con un brat super monello e un Dom super paziente, questo libro fa per voi!

 

 


Tivvy

firma Claudia

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