Cadi sette volte, rialzati otto.
Ma ad Andrey Lezov è bastata una sola caduta per non rialzarsi più. Ha mollato Miami e la fama per trasferirsi a Philliridge, dove ricominciare da capo. Senza più la danza. Ma tra un turno serale al Drago d’Oro e una consegna a domicilio eccolo scontrarsi, al momento sbagliato, con la persona sbagliata.
Anche Eliah Serrano si scontra con la persona sbagliata al momento sbagliato, ma lui di Philliridge è la stella. È ricco, è un campione di calcio, ha un padre potente, una ragazza e tanti amici. Ha tutto… e così tante bugie da tenere in piedi da rimanerne schiacciato.
Basteranno quattro mesi di servizi sociali, un (quasi) reverendo, bambini iperattivi, adolescemi disagiati e tante gatte da pelare a dimostrare che anche le persone sbagliate, a volte, sono le più giuste che si possano incontrare?
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di “Let’s Rise – We (don’t) have to dance: Step One”, volume 2.1 della serie Dancing Queens di Melanto Mori.
Aspettavo questo libro da taaaanto tempo, mi ero follemente innamorata di Andrey Lezov nel primo volume della serie e non vedevo l’ora di scoprire la sua storia e non ne sono rimasta affatto delusa, anzi.
Quando la Mori annunciò che Andrey non solo avrebbe solo avuto un suo volume, ma un’intera quadrilogia di libri, ero in visibilio.
Quindi, prima di sparlare del mio ballerino preferito (scusa Nico, sei quasi a parimerito giuro) vorrei farvi una piccola introduzione.
Intanto, come ho detto, è il secondo volume, il primo è ambientato circa 7 anni prima e ha, come protagonisti principali, due personaggi che ritroveremo, anche se come figure di sfondo, ovvero Dominic e Logan.
Ma non saranno solo loro ad essere presenti e coinvolti.
State tranquill*, queste incursioni non vi daranno alcun fastidio se vorrete iniziare a leggere da questo volume, però io vi consiglio di recuperare anche il primo perché è bellissimo.
Al centro ci sono ancora il calcio e il ballo, ma quelli che nel primo volume erano ragazzini sono cresciuti, sono diventati adulti, con non pochi problemi, e un sacco di cose sono cambiate.
La storia leggera e con pochissimo drama che aveva aperto la serie ora si trasforma, ma, come si sa, più si cresce e più aumentano i problemi.
Ultima cosina, la Mori ha sentito il bisogno di usare molte parole per raccontare bene questa storia (lo dice lei stessa), per questo a deciso di dividerla in 4 parti.
Ha scelto anche di aspettare di finire la stesura per farcela gustare, quindi, per fortuna e per mia grande felicità, i libri usciranno tutti nel 2025 (sia lode, una gioia!).
Ogni parte dei volumi si focalizza su un elemento ben definito, che è intuibile già dai titoli: Let’s Rise – Let’s Fall – Let’s Get Lost – Let’s Love.
Andiamo però al dunque, già dalla trama scopriamo cosa succede ad Andrey, il Re è caduto.
Più in alto si è e più fa male la caduta, questo lo sappiamo tutti, solo che Andrey, dal suo scintillante trono, non è preparato a niente di meno che a vincere, e per lui una caduta diventa la fine.
Lo ritroviamo, 5 anni dopo l’incidente, come una persona totalmente diversa, non più un Re della danza, ma un cameriere.
“Perché aveva permesso alla sua vita di striminzirsi come un maglione infeltrito? Perché non aveva mai concesso niente a nessuno che non fosse la danza e il suo appoggio come leader: qualcuno su cui contare, ma non qualcuno che avrebbe avuto bisogno del loro supporto.”
L’unica cosa che non ha perso è il suo orgoglio o testardaggine a seconda dei punti di vista.
Sarà proprio questo a metterlo nei guai e a scontrarsi con Eliah Serrano.
Eliah è un giocatore di calcio, ricco di famiglia e con la fidanzata perfetta, sembra avere tutto.
“Ricco, giovane e potente. La verità mostrata. Inaffidabile, prepotente e vendicativo. Le conseguenze incontrollate.”
Ma quello che ha più di qualsiasi altra cosa sono tanta rabbia repressa, odio, ma soprattutto paura. Paura che la sua vita costruita su bugie e falsità venga stravolta. Trovare un degno avversario/compagno per Lezov non era semplice, ma la Morì ci è riuscita. Eliah ha il giusto mix di stronzaggine e fragilità che si abbinano perfettamente a quelle di Andrey, ed ancora non abbiamo visto nulla.
“Il vero Eliah è ancora lì sotto; non lo hanno abbattuto, ma solo nascosto, sta cercando la strada per alzare la testa e tu ci sei quasi. Ci sei quasi. Indicagliela, e per quante volte cercherà di scappare dalla tua presa, non mollare.”
Infatti, questo primo volume si concentra più su loro come singoli che come coppia, in particolare, ci mostra come Andrey si rialza e inizia di nuovo a…ballare.
“«Ah, non vuoi? Lo farò lo stesso! Stai a vedere se non ci riesco! Io sono più forte, non mi piego.» Poi, a denti digrignati. «Io sottometto.»”
Ora, devo dire che la lunghezza del romanzo, per quel poco che succede, che non è poi molto, non è proprio poca, sicuramente qualche pagina in meno non avrebbe influito sul risultato. Però lo stile della Mori è sempre molto leggero, per cui, anche queste 492 pagine sembrano passare in fretta come fossero meno.
“Come ti senti? Come vuoi muoverti? Dove stai andando? Dove vuoi arrivare? La Luna va bene.”
Nel complesso non mi voglio sbilanciare troppo su vari elementi, però questo primo volume ha sicuramente gettato ulteriore benzina sul fuoco che già si era acceso con il primo, per questo, non vedo l’ora di scoprire cosa succederà!
Nel frattempo ascolto la playlist creata dalla Mori per la serie, una vera chicca!
Lascia un commento