Recensione in anteprima “Segreti di Chat” di Mary Durante

Nella vita di tutti giorni, Dylan è uno studente modello senza amici, con abilità sociali disastrose, il sospetto di essere gay e una faida con Kaden, un vecchio compagno di classe che gli ha rovinato l’adolescenza.
Sul nuovo forum è Dan, ragazzo riservato che riesce a trovare in Adrian una guida e un amico con cui aprirsi.
Nella vita di tutti i giorni, Kaden è un universitario gay dichiarato, popolare e dai modi taglienti, che si diverte a collezionare amanti e a dimenticarsene nell’arco di una giornata.
Sul nuovo forum è Adrian, una voce ironica intenzionata a dare fastidio e a seminare il caos, almeno finché non conosce Dan. Malgrado i propri propositi, Kaden comincia a sentirsi protettivo nei confronti di questo nuovo amico, in cui rivede tutti i dubbi e le paure del se stesso adolescente; Dan è divertente, gentile e con i suoi stessi gusti. Il minimo che può fare è aiutarlo, assumendo il ruolo di consulente per la sua vita amorosa.
Quale catastrofe li travolgerà nel momento in cui il rapporto d’amicizia basato sulle chiacchiere via chat non basterà più e “Dan” vorrà incontrare il suo “Adrian”?

 

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi parliamo del libro “Segreti di chat”, nuovo progetto coccolo di Mary Durante. 

 

Ma cosa significa progetto coccolo? Beh, semplicemente è il modo di Mary di chiamare i suoi contemporary romance. 

Niente toni cupi, non ci sono assassini, psicopatici, Sub e Dom, Omega, Alpha o Beta e niente ambientazioni distopiche e fantastiche.

Sono dei libri da leggere quando si vuole qualcosa di più “tranquillo”, ma non pensate di trovare solo dolcezza, c’è molto altro, soprattutto due personaggi spaventati dai sentimenti e incapaci di gestirli che vi faranno arrabbiare, ridere e tifare per loro. 



Uno dei due protagonisti di Segreti di Chat è Dylan: studente modello e primo della classe, tanto intelligente nello studio quanto carente nelle abilità sociali e proprio per questo ha zero amici. 

Pensa di essere gay, ma non ha mai fatto coming out e men che meno ha esperienza con i ragazzi, visto e considerato che è la personificazione dell’asociale. 

Insieme a lui Kaden: un popolare ragazzo gay dichiarato, del tutto disinibito, forse troppo, stando alle voci di corridoio. 

La cosa che più  odia? Dylan, per questo infastidirlo è uno dei suoi passatempi preferiti. Non solo non ama i legami, ma preferisce ferire gli altri e restare solo, piuttosto che rischiare di ferirsi.

 

La loro, come si può immaginare da queste premesse, è una perfetta storia Enemies to lovers, trope che è, e sempre sarà, uno dei miei preferiti, se non addirittura il preferito in assoluto. 

Amo le storie in cui l’odio e l’amore, sentimenti tanto contrapposti quanto simili nell’intensità, come due facce della stessa medaglia, vengono messi a nudo e si “gioca” su essi. 

 

“Vestito con i soliti jeans, maglietta con il colletto e maglioncino grigio, sembrava un impiegato più che uno studente, per quanto non fosse una tenuta che stonava, su di lui. Peccato che a rovinare il tutto, su un corpo che avrebbe potuto rappresentare la fantasia erotica di qualunque ragazzo o ragazza con un minimo di buon gusto, troneggiasse lo sguardo da zitella novantenne.”

Ma qui non c’è solo questo, infatti, questa storia è anche friends to lovers!

Proprio per questo le mie aspettative per questo libro erano davvero altissime. 

Nonostante mi sia piaciuto, e molto anche, ho trovato l’inizio un po’ più lento, questi due ci hanno messo un po’ a carburare.

In questa parte i due hanno pochissime interazioni di persona e tutte basate sull’odio reciproco, mentre quelle online sono contrastanti, cordiali e amichevoli, in una sorta di romanzo epistolare moderno, in quanto si evolve tramite messaggi su un social, in una classica e contemporanea rappresentazione della realtà, in cui, ormai, app e social sono il modo più semplice e frequente di creare rapporti. 

Insomma, quello che avrebbe dovuto essere un passatempo di scarsa importanza, tanto per intrattenersi e dare uno sprint alle monotone giornate di studio, diventa ben presto molto di più, ma quando decidono di farla diventare una cosa reale? È proprio in quel momento che la situazione si fa, come dire, scoppiettante.

 

Anche stavolta lettura super consigliata!!! 

 

Tivvy

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

,

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *