Seth, signore del Caos, dio dell’Ira e della Guerra, il più temuto e odiato tra gli dèi egizi, tanto da essere confinato nell’Oltretomba dai suoi stessi fratelli, lì dove ogni notte da millenni combatte contro Apopi, il mostro ancestrale. Una minaccia ben peggiore incombe però sul regno dei mortali e Seth viene liberato per fare ciò che gli viene meglio: uccidere mostri.
Soledad sa bene cosa sia la paura. Da tre anni ci convive dalla parte sbagliata della canna di un fucile, prigioniera in un campo di lavoro del Cartello in Messico. Nulla però l’ha mai terrorizzata come la vista dell’individuo che stermina i suoi carcerieri e si proclama suo nuovo padrone. Lui è terrore, non è umano, è qualcos’altro… un dio dallo sguardo rosso che la trascinerà con sé a caccia di mostri e alla ricerca di un modo per scongiurare la fine del mondo.
Due individui a cui la libertà è stata negata riusciranno a compiere una Profezia che non si piega alle leggi del Caos?
Dalla magnifica penna di Laura Fiamenghi, inizio col botto della The Crimson Thrones series con “Seth” , il primo episodio.
Con Seth l’autrice è salita ulteriormente di livello rispetto ai romanzi precedenti: il lessico adottato è un gradino superiore rispetto al solito, segnale inequivocabile che la donna, l’autrice, sta facendo un percorso di miglioramento puntando sempre più in alto.
Quando inizio la lettura di un suo romanzo rimango sempre un attimo sospesa: ho ancora negli occhi e nel cuore le sue storie più belle e mi chiedo se saprà superarsi.
E puntualmente l’autrice non mi delude: cambia le carte in tavola, si reinventa, modifica lo scenario mi sorprende, cattura, ammalia ed entusiasma!
Seth è … beh… come resistere ad uno dei personaggi maschili di Laura?
Può dipingerlo spietato, sanguinario, iracondo, incasinato (ops lui “è “ il re del caos egizio) ma alla fine trova sempre il modo per farci innamorare pazzamente di lui.
Seth è uno dei quattro vincitori di tutti i Pantheon che dovranno salvare il mondo dall’Apocalisse. È disprezzato dalla sua gente, esce dagli arresti agli inferi solo per “lavorare” uccidendo ogni notte sempre il solito mostro, Apopi, che minaccia la barca solare di Ra.
“Ero un cane al guinzaglio, un leone tenuto in un serraglio, liberato solo per avventarsi contro i nemici e ritornare ubbidiente nella propria prigione”
Rissoso, collerico, incline alla perdizione, eppure la salvezza del mondo è stata messa anche nelle sue mani.
Non fidandosi per nulla di lui e dei suoi pessimi modi, gli dei gli affibbiano Nuru un dio-sitter /spettro mutaforma, col compito ufficiale di guida in un mondo troppo diverso da quello che Seth ricordava dell’antichità. Nuru è un altro bel personaggio, nonostante sia praticamente una spia al soldo degli dei, cercherà sempre di aiutare gli altri, ed è dotato di una cortesia e di un acume notevoli.
Vedremo il dio egizio alle prese con un mondo completamente diverso rispetto a quello che rammentava, viene travolto dalla modernità e dall’innovazione tecnologica, ma ebbro di tutto questo caos, il suo elemento, rischia di essere un po’ troppo “notato”.
Nel suo errare sul suolo terrestre incappa in Soledad, lavorante di un cartello di narcotrafficanti in procinto di essere liberata per aver ultimato il suo periodo obbligato di lavoro a causa di un debito familiare. La ragazza si trova improvvisamente sotto tiro dei narcos e cade dalla padella alla brace entrando in contatto con una strana coppia, quella composta da composta da Seth e Nuru.
Abbastanza intelligente da tacere quando è opportuno “non fare domande e fai come ti dicono”, viene catapultata in una realtà dove si rende conto che il destino del mondo è seriamente messo in pericolo dal piano dei Distruttori .
Soledad ha la sfortuna di trovarsi nella squadra che dovrà affrontare uno dei quattro Distruttori. Seth dovrà riuscire nell’intento attingendo alla sua ineguagliabile abilità ma cercando, nello stesso tempo, di tenere fede a quanto indicato dalla Profezia:
“Nell’Era dei sapienti il Tuono lucente aprirà le soglie, mostrando il volto dei quattro Distruttori seduti su troni cremisi di luce, e la Terra dei Padri soccomberà nella tenebra.
A Quattro Divini Re, i più valorosi, l’onere di salvarla.
La sabbia del deserto vedrà perire la falsa stella sorridente…”
Ed è proprio questa ultima parte che coinvolgerà Seth, colui che è in grado di trasformarsi in sabbia del deserto.
Il terrore che Soledad (ribattezzata Anuit: colei che viene presa) prova nei confronti di Seth, viene lentamente sostituito dalla riconoscenza per la protezione che il dio le offre e, ovviamente, attrazione, perché lui è anche dotato di una bellezza ultraterrena che non può sfuggire ad occhio umano.
E sono proprio gli occhi rossi di Seth ad annientare Anuit:
“Annegai in quel rosso innaturale. Rosso fuoco, rubino e sangue. Rosso come la lava, come qualsiasi cosa antica avesse riverberato nella terra dal giorno in cui il mondo era stato creato.”
Anche Seth vede in quella fragile umana un’anima affine, come se il caos albergasse anche in lei ma nel suo aspetto più buono, a differenza di quello carico di devastazione che è in grado di scatenare lui.
È una corsa contro il tempo che la improbabile compagnia compie per sventare quanti più mostri capitino sulla loro strada e cercare di chiudere una delle quattro faglie dalle quali si scatena la devastazione.
Seth si nutre della battaglia, del terrore e della morte ma scopre anche il valore della tenerezza, della preoccupazione che Anuit gli riserva: nessuno lo ha mai amato, si è preso cura di lui, e questa piccola umana è stata in grado di compiere un miracolo.
“Il mio cuore arido è diventato un giardino rigoglioso che non sa più qual è la foglia e quale il fiore, e ogni cosa che sboccia ha il tuo nome.”
Lui si erge a suo paladino difensore e ogni volta che l’umana rischia la vita, la collera (e i poteri ) di Seth aumentano, rendendolo ancora più letale.
Quindi, in pratica, lui stermina i mostri ancora più ferocemente e lei trova questa sua reazione così “dolce”!
Mi fa impazzire questa ragazza forte, coraggiosa, altruista, che riesce a trovare del buono anche in colui che tutti temono e considerano un mostro.
“Caos puro. Contraddittorio. Discordante in ogni cosa. Eppure, perfetto così come era”
Seth è un romanzo travolgente che ci mette in viaggio con i personaggi, è un on the road che vede i tre andare incontro al nemico, ma che riserva anche frangenti comici ed altri così erotici da far ribollire il sangue.
Ci sono intermezzi nei quali intervengono altri dei della mitologia egizia (e se ne salvano veramente pochi dal giudizio del dio del Caos) sbloccando ricordi di quanto avevo appreso sui libri di scuola.
Ritmo incalzante, personaggi splendidi, doppio pov e come bonus abbiamo delle note molto interessanti:
“Si dice che il diavolo stia nei dettagli, in questo libro sta nelle note. Leggetele, sempre. Poi mi ringrazierete.”
Ringrazio Laura per avermi donato un altro pezzetto della sua fulgida creatività, attendendo con ansia gli altri episodi scritti dalle altre co- autrici della saga.
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