Recensione in anteprima “Stramonium. Storie della nuova era Vol.3” di Norma Tarditi

 

Un oracolo impassibile e integerrimo.
Un’elicrisa irriverente e allergica alle regole.
Un compito da portare a termine per servire il Disegno.
Una sola legge: è vietato interferire.

E se quei due immortali diversi come il giorno e la notte si avvicinassero tanto da rischiare di infrangerla, quell’unica legge? Se finissero per innamorarsi?

È proibito. È impossibile. È inaccettabile.
Ma in fin dei conti anche il giorno e la notte si incontrano, nella luce incerta del crepuscolo…

 

Prima venne Elichrysum; ma è proprio da qui, da questo volume, che la storia ebbe inizio, si come un’elicrisa e un notturno fusero la luce con le tenebre, della legge che violarono, del tempo che venne manipolato…Vi presento Stramonium: il prequel.

In questo episodio de “Storie della nuova era” saremo testimoni del primo incontro fra Nourvenaat e Gale: maestro e allieva, oscurità e luce, fermezza e tempesta.

L’elicrisa è dotata di un dono prezioso che non riesce ancora a gestire come dovrebbe, viene quindi invitata ad Arcanum, nel monastero degli oracolari, per l’addestramento con il Notturno; lontana da casa, dalla sua famiglia, dagli agi che Elichrysum rappresenta.

La sua natura impudente la spinge a stuzzicare l’oracolo che, giorno dopo giorno, sente scalfire la sua imperturbabilità dalle continue provocazioni, ma è un gioco che le viene spontaneo per nascondersi.

 

“Penso che si mostri al mondo diversa da com’è in realtà”

I prequel sono un validissimo strumento per approfondire personaggi e avvenimenti, verranno quindi svelati elementi che in Elichrysum non venivano menzionati, delineando il quadro nella sua interezza.
Il romanzo ripercorre lo stesso stile narrativo a doppio pov ed è un fantasy che si libra sulle corde dell’anima, senza sfoggio eccessivo di potere: ci si concentra sui protagonisti e sull’effetto che una ha sull’altro.

 

“Io, che da secoli non desideravo niente, desideravo Gale come non ricordavo di aver mai voluto qualcosa in tutta la mia esistenza”

 

I primi capitoli sono morbidi e lisci, una comfort zone ma, col proseguire delle pagine, vedremo un crescendo lento e inesorabile che ci porterà a sentirci intrappolati nella trama, come nella teoria della rana bollita.

I colpi di scena ci fermeranno il cuore, ma l’autrice ci verrà in soccorso defibrillandoci con espedienti che solo nei fantasy è permesso osare.

 

Un amore predestinato, che stravolge tutto quello in cui avevi potuto credere fino a quel momento.

 

-Fa paura, sai?-

-Cosa?- chiesi confusa

-Quando incontri chi fa scomparire tutto il resto-

 

 

E una grande lezione da imparare, al di là della fiaba e della fantasia:

 

“Una vita anche eterna, senza uno scopo per viverla, è solo una successione di giorni”

 

Bellissimo!

 

 

 

Anna

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