Le emozioni e i legami romantici non fanno per me.
La mia vita è semplice: lavoro sodo e gioco ancora più intensamente… con chiunque mi voglia. Non discrimino nessuno. E alla fine me ne vado a casa… da solo.
È sempre stato così, almeno finché il mio corpo non ha smesso di collaborare. Non si muove più niente, e la cosa mi spaventa da morire.
Nell’affrontare questo problema ricevo sostegno da una fonte improbabile. Ennio, il fratellino del mio migliore amico, non solo è dolce e sfacciato, ma si revela anche testardo nel suo proposito di esserci per me. Lui è il brillante raggio di sole pieno di vita che si contrappone al mio cuore nero e scontroso.
Non ho bisogno di lui, naturalmente, ma non posso negare quanto sia bello averlo intorno a confortarmi. Tuttavia anche lui sta fronteggiando delle sfide, e in qualche modo questo ci spinge a diventare amici. Con eccellenti benefici.
Solo che io non sono l’uomo giusto per lui. Sono troppo vecchio, troppo oscuro, troppo inflessibile. Giusto?
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo del libro “Un brontolone da confortare”, quinto volume della serie “I Silver fox di Forestville” di Nora Phoenix.
Mettete insieme un personaggio brontolone e uno solare, aggiungete dirty talk, un bel po’ di spicy e una forte amicizia con super benefici, condite poi con traumi/problemi dal passato. Otterrete, così, la ricetta perfetta per il libro dei miei sogni!
“Io ero un ottimista e lui un realista, ma eravamo entrambi stati modellati dalle circostanze del rispettivo passato.”
Marnin, il brontolo di turno, rimane sicuramente il personaggio più affine ai miei gusti letterari.
Il bello e dannato, stronz0 con tutti, che però nasconde tante fragilità, demoni e paure profonde e che, in realtà, ha un cuore d’oro.
“Solo che io non sono l’uomo giusto per lui. Sono troppo vecchio, troppo oscuro, troppo inflessibile. Giusto?”
Il suo vero animo l’avevo già potuto scorgere nei precedenti volumi, soprattutto quello dedicato a Auden, in cui si è potuto leggere che per lui aveva fatto un grande gesto di generosità.
“Marnin abbaiava ma non mordeva, ne ero certo, e la sua corazza pungente non mi spaventava nemmeno un po’.”
Forse proprio per questo mio amore per il suo personaggio mi aspettavo dalla sua storia qualcosa di diverso.
In particolare, non posso non dirlo, mi aspettavo che lui finisse non con uno ma con due uomini, in una relazione con uno sviluppo ancora più difficile, ma con un finale da favola.
Soprattutto, non credevo che finisse con un personaggio come Ennio, così solare e aperto, dolce e allegro.
Senza dubbio anche Ennio è un personaggio ben caratterizzato, raggio di sole, così lo chiama Marnin stesso, si fa amare. La sua innocenza e il suo spirito combattivo sono contagiosi, il suo essere “la vibrante striscia di vernice su una tela dai colori altrimenti tenui” sono la prima cosa che si notano di lui, ma non è tutto lì.
“Stava avvenendo un cambiamento, qualcosa di sismico e inquietante. Ennio non era solo il fratello di Auden o il twink appariscente che aveva sempre più sorrisi da dare rispetto a quanti ne richiedesse la situazione. Stava diventando qualcuno che non riuscivo a classificare, che non potevo liquidare, e quello mi spaventava a morte.”
Ho capito che l’autrice voleva fare di questi due dei complementari, il “classico” Grumpy x Sunshine, credo ci sia riuscita al 100% e con grande successo, però, nell’insieme mi è mancata qualcosina in questa lettura e non so neanche cosa.
Infatti, non sono le scintille a livello sessuale a non esserci, non manca neanche la parte romantica e smielata, perché di quella ce n’è forse fin troppa per i miei gusti, ne manca il contorno di amici/famiglia super.
“Era disarmante come qualcuno potesse semplicemente decidere di esserci per te senza chiedere nulla in cambio. Come poteva guardarti, vedere tutti i tuoi bordi frastagliati e gli angoli bui, e non scappare via. Era dolce e commovente e…”
Quindi non so dirvi esattamente quello che è stato a non far vibrare il mio cuore alla stessa frequenza di quello di Marnin e Ennio. Probabilmente è stato solo che avevo delle aspettative diverse e nella mia testa la storia era un’altra.
D’altronde, però, l’autrice non sono io e non posso decidere, perché non sono io a scrivere le storie.
Accetto che Nora abbia pensato per lui questa relazione così dolce e delicata e che abbia scritto per lui questo tipo di Happy Ending, lo apprezzo e ve lo consiglio anche, perché quanto ho detto non significa che non sia stata una lettura comunque bellissima ed emozionante.
Marnin è e sarà sempre il mio personaggio preferito!
Chiudo con questo estratto:
“«Stai bene?» «Sto mai in modo diverso?» [..]«Qualche volta,» rispose lui, con voce gentile ma ferma. «Anche se lo neghi. Ma starai bene. La risolveremo.»”
In questo piccolo dialogo c’è tutto quello che è Marnin, c’è tutto quello che è Ennio e ci sono loro insieme. Fragili e potenti allo stesso tempo.
Ps. Finita questa lettura volevo ancora rimanere a Forestville per cui mi sono ricordata che avevo nel Kindle una novella gratuita della serie che avevo scaricato grazie alla newsletter di Ana Ashely. Quindi ho deciso di iniziare “Un Papà per vincere”, se siete interessati, Nora e Ana (ma anche altre autrici) mettono spesso nelle loro newsletter la possibilità di scaricare novelle gratuite l’una delle altre.
Io vi consiglio di iscrivervi e vi lascio i link qui sotto!
https://www.noraphoenix.com/newsletter/
https://www.anaashley.com/italiano
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