Recensione “La bambina con la valigia di cartone” di Glynes Peters

 

 

Mentre gli ordigni dei nazisti cadono implacabili dal cielo durante i bombardamenti sul Regno Unito, i genitori di Rose Sherbourne perdono la vita. Orfana a soli sei anni, il destino della piccola si intreccia con quello della figlia di un contadino della Cornovaglia, Elenor Cardew. Elenor sa che l’unico modo per proteggere Rose è quello di farle cominciare una nuova vita lontano dai bombardieri tedeschi. Ma la tempesta di fuoco di Hitler non è l’unica minaccia per la vita della piccola Rose… C’è infatti un segreto terribile che riguarda il passato della bambina, per proteggerla dal quale Elenor si rivolge all’unica persona di cui può fidarsi: l’eroico pilota canadese Jackson St John. E, mentre lei e Jackson cercano un modo per mettere al sicuro Rose, tra di loro nascerà un sentimento destinato a diventare sempre più forte.

Una valigia di cartone che racchiude un’intera vita, una storia, una famiglia distrutta e i racconti di una guerra vissuta.

Nonna Rose si racconta tra i ricordi della guerra, il bombardamento alla sua casa, l’affidamento ad una nuova famiglia e ci svelerà segreti, amore, e vita della giovane Elenor.

L’ambientazione storica come sempre perfetta, la seconda guerra mondiale è un conflitto in cui ci sono state varie parti partecipanti, vinti e vincenti, ma dei civili, ne vogliamo parlare? Di quei semplici bambini che a causa di una bomba hanno perso la vita, la famiglia, gli affetti, la casa e tutti i loro ricordi più felici?

Si apre così il romanzo con la piccola Rose, non si parla di deportati, e dell’Olocausto (sullo sfondo si accenna anche di questi terribili episodi), qui si parla di una piccola bimba privata della famiglia che nasconde il più grande dei segreti e che verrà svelato nel corso del romanzo.

La vita di Elenor che si intreccia a quella di Rose a casa della zia, le sofferenza patiche dalla giovane donna fin dall’infanzia e della sua forza di volontà di andare avanti e di sopravvivere in quel caos di morte.

Elenor e la sua vita intensa, il suo primo amore, la morte della zia, un’eredità di gestire, la fattoria da mandare avanti ed una piccola bambina da gestire.

Ricco di emozioni, storia ben sviluppata, amore e vita, morte e guerra, che si sovrappongono e contrappongono.

Da leggere assolutamente.

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