Recensione “La figlia segreta del Reich” di Andie Newton

 

Da quando suo marito Josef è entrato a far parte della Resistenza, Anna Dankova fa il possibile per tenere al sicuro la figlia Ema, capelli biondi come miele e occhi azzurri come il cielo di Praga. Si dice infatti che i nazisti siano in cerca di bambini nati in Cecoslovacchia per rapirli e crescerli come fossero ariani discendenti del Reich, ed Ema ha tutte le carte in regola per sembrare una vera bambina tedesca. Un giorno, mentre è al mercato con lei, Ema le viene strappata dalle mani dalle Sorelle Brune, infermiere dedite alla causa di Hitler. All’improvviso, quella leggenda terribile è diventata realtà. Anna non ha un attimo di esitazione, e si lancia all’inseguimento. Ma le sarà presto chiaro che dovrà ricorrere alle maniere forti per tentare di riavere ciò che le è stato tolto, perché i nazisti vogliono convincere Ema che i suoi veri genitori sono proprio lì, in Germania, e che è stata Anna a rapirla quando era ancora in fasce. Un romanzo intenso e commovente, la storia di coraggio di una madre e del suo amore invincibile.

 

Ci sono momenti della storia che non si possono dimenticare, nonostante il trascorrere del tempo. Ci sono eventi così traumatici e toccanti da diventare indelebili nei cuori e nelle menti anche a molti anni di distanza.

Ci sono poi libri, come questo, che difficilmente si riescono a leggere in maniera oggettiva.

Ispirato a una storia vera, ricerche, interviste, diari di sopravvissuti, rapporti scritti degli agenti.

A causa dei segreti del Reich non sapremo mai con esattezza quanti bambini furono rapiti (la stima approssimativa si aggira ai 200.000) molti furono messi in istituti e adottati, ma quelli che non sono entrati del progetto furono mandati nei campi di concentramento.

Ho letto con il cuore in gola, la speranza ad ogni pagina, speranza per quei bimbi, speranza per quelle mamme in attesa dei loro figli, speranza mista a dolore che mi hanno logorato dentro.

Sono mamma e sono entrata in simbiosi con quell’attesa, con quell’agonia che accompagnava ad ogni passo Anna, Dasa e Matka.

Situazioni inconcepibili, dolore insensato e dettato da un regime totalitario, crudele, che di umano spesso aveva ben poco.

Eppure i fatti sono realmente accaduti… questo è quanto.

Da leggere per non dimenticare, per capire, per sapere…

 

 

 

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