Può l’amore sopravvivere alla furia del cielo?
L’artista Ted Armstrong conduce una vita eccentrica e solitaria. Dopo essere sopravvissuto ad abusi infantili mascherati da religione si è isolato dal mondo, ma il suo incontro con Anderson Taylor è un vero e proprio colpo di fulmine.
Anderson è un cardiochirurgo che svolge con passione il suo lavoro e teme che non avrà mai occasione di trovare un compagno, finché non posa gli occhi su Ted. La loro relazione si sviluppa in fretta, ma entrambi sanno di provare dei sentimenti molto intensi.
Di fronte a un predicatore arrabbiato, uno scandalo e un disastro naturale che minaccia di distruggere tutto, il loro amore dovrà superare la sua prima vera prova.
L’impressione che ho avuto leggendo questo romanzo di FreeleyJr. è stata quella di trovarmi per le mani l’opera di uno scrittore navigato, capace di creare un prodotto apprezzabile, anche in mancanza di un’ispirazione particolare.
La furia del cielo, a mio avviso, è un buon libro, una lettura scorrevole, leggera, che ha svariati punti di forza. Niente di epocale, ma il tipo di libro perfetto da acquistare quando ci si vuole tuffare in una storia accogliente, in cui i sentimenti sono i veri protagonisti. Nulla di epocale, ma un’opera, come detto, con molti pregi (e qualche piccolo difetto).
La trama, nel suo complesso, regge. A una storyline principale vengono affiancate un paio di sottotrame e, al contempo, l’autore riesce anche ad affrontare tematiche spinose e realtà squallide e meschine che, purtroppo, anche al giorno d’oggi continuano a esistere. E mi riferisco soprattutto al rapporto fra l’omosessualità e i dogmi di alcune religioni e congreghe. L’idea di sviluppare parallelamente alla tematica romantica quella del fanatismo religioso è buona e compensa la mancanza di intoppi e contrattempi nelle dinamiche fra i due protagonisti. Forse, avrei giusto preferito che il libro fosse più lungo perché i vari argomenti venissero sviluppati ancora meglio.
Il vero punto di forza di questo romanzo, comunque, è la psicologia dei protagonisti. Le dinamiche relazionali e il modo in cui viene descritto il sesso mi hanno davvero entusiasmato. Sono stati pochi i libri in cui ho trovato una tale verosimiglianza nella descrizione dell’attrazione e della sessualità fra due uomini. Insomma, non si è ricaduti nei soliti cliché delle scene di sesso raccontate in modo meccanico e privo di emozione.
A fronte della maestria nella creazione dei profili psicologici dei personaggi principali, avrei più di qualche dubbio in merito al personaggio di Josiah, le cui reazioni ai traumi subiti mi sono apparse, francamente, poco realistiche.
Tirando le somme di questa lettura, comunque, si può dire che “La furia del cielo” sia uno di quei libri che ti fanno svuotare la mente e ti fanno fare pace con l’amore. Una vera e propria iniezione di speranza che, prima o poi, a tutti potrà capitare di trovare la persona giusta, quella che rivoluzionerà la nostra vita e farà venire meno tutte le paure.
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