Joshua Trant sta facendo del suo meglio per supportare il figlio Micah e il suo compagno Greg, mentre si avvicina il processo contro gli aggressori di Greg. Tutto questo non sarà facile, soprattutto perché Greg vuole che vengano accusati per crimini d’odio, ma il pubblico ministero, Alexander Rycliffe, gli assicura che farà del suo meglio perché i colpevoli paghino per quello che hanno fatto. Joshua spera che, comunque andranno le cose, Greg sarà felice. Ciò che trova più difficile da affrontare è ciò che prova per Alex. Ha amato due persone nella sua vita, Hayden e Rachel, e li ha persi entrambi. Le possibilità che sia così fortunato una terza volta sono scarse, il pensiero non lo ha nemmeno sfiorato, fino a quando l’amore e i suoi figli non lo spingono nella giusta direzione…
Alex sa cosa significa amare e perdere qualcuno e pensa di aver chiuso con gli uomini. Poi Joshua Trant arriva nella sua vita. Alex impara presto che in Joshua c’è qualcosa di più di un bel viso e loro due trovano finalmente ciò di cui hanno bisogno: un amico. Ma mentre i mesi si trascinano, diventa ovvio a tutti gli interessati che la loro amicizia ha il potenziale per diventare qualcosa di più profondo, se loro lo permetteranno.
Un uomo che pensa di avere una possibilità di amare.
Un uomo che deve lasciarsi alle spalle un tradimento e imparare a fidarsi di nuovo.
Ed entrambi stanno per scoprire che il Natale è davvero il momento dei miracoli. Tutto ciò che devono fare è crederci…
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo del libro “La legge dei miracoli” di K.C. Wells.
Classico libro di Natale? Sì.
Mi è piaciuto? Sì.
Anche più di quanto mi aspettavo? Sorprendente sì.
Ebbene, forse perché partivo con poche aspettative, questo libro mi è piaciuto più di quanto pensassi.
La storia di Joshua e Alex è uno slow burn in cui due fantastici uomini maturi, consapevoli della propria età e quindi dei loro limiti, ormai rassegnati a non avere più l’amore, riescono invece a trovarlo.
“Sono troppo vecchio per credere nei miracoli. Non si gioca una seconda volta con il fuoco. E visto che sono in vena di recitare proverbi, i fulmini non colpiscono due volte nello stesso posto.”
È il sequel di “Una promessa di Natale”, che, anche se letto l’anno scorso, ho preferito rileggere velocemente. Credo la rilettura mi abbia aiutato anche ad avere un quadro più completo, a creare un po’ di aspettativa. Però non serve farla, anche perché ho comunque preferito di gran lunga la storia di papà Joshua e del dolcissimo procuratore Alex.
Mi è piaciuta la crescita della loro relazione, in maniera lenta e emozionante allo stesso tempo.
Il passare di quest’ultimo è scandito dai capitoli datati, ma anche dal trascorrere delle stagioni e di vari momenti significativi: il giorno del ringraziamento, i compleanni, Natale, quattro luglio, il labor day, ecc.
Questo ritmo lento ma anche ben descritto mi ha fatto legare ai due personaggi e me li ha fatti apprezzare anche di più.
L’amore tra Joshua e Alex cresce piano piano, ma, visto il bagaglio di vissuto che entrambi si portano, non poteva che essere così e l’ho trovato perfetto proprio per questo.
Tutto parte da un’amicizia che definirei matura, che non si basa su sotterfugi e cretinate, ma su consapevolezza, rispetto e sincerità, anche se non mancano spensieratezza e leggerezza.
Questa amicizia pian piano si consolida, finché i due non si rendono conto che stare insieme a l’altro è diventato quasi indispensabile e soprattutto che non sono mai stati così felici.
Da questa consapevolezza all’attrazione il passo è breve.
“«Immagino che dovresti essere un vero idiota per lasciarti sfuggire una cosa del genere, giusto?» Alex annuì lentamente. «Voglio dire, nella vita hai a disposizione solo un certo numero di miracoli. Questa è la legge.»”
Insomma, come avrete capito, questo è stato il libro natalizio che mi ha convinto di più tra tutti quelli che ho letto.
Sono arrivata alla fine velocemente e l’ho fatto col cuore pieno di dolcezza e leggerezza, semplicemente mi ha fatto stare bene.
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