Recensione “La Nave Fantasma” di Kate Mosse

 

 

 

Francia, XVII secolo. Louise, che da anni vive con i nonni materni a seguito della morte dei genitori, sta per entrare in possesso della cospicua eredità del padre, con la quale intende comprare una nave e darsi al commercio. Ma i suoi progetti rischiano di non realizzarsi, perché corre voce che suo padre avesse un altro figlio, che potrebbe reclamare per sé l’eredità. Nello stesso periodo, la giovane Gilles viene costretta dalla madre a fingersi un maschio per entrare nelle grazie dello zio, un ricco mercante di vini, e farsi nominare erede della sua fortuna. Quando però l’uomo muore in circostanze tragiche, la ragazza si ritrova a poter contare solo su sé stessa… e su Louise, che decide di prenderla sotto la sua ala. Assieme ai marinai della Old Moon, la nave di Louise, le due donne si imbarcheranno in un’impresa che tra varie traversie le porterà a dare la caccia alle navi pirata che rapiscono uomini da vendere come schiavi in giro per il mondo. Mentre l’intesa tra loro si fa sempre più profonda, scopriranno che i pirati non sono il pericolo maggiore che le aspetta…

Siamo nel 1600 Louise Reydon-Joubert, dopo la morte della madre, viene cresciuta dai nonni, ugonotti in fuga.
Una passione per le navi, la convinzione di voler diventare, da grande, la capitana di una nave!
Gilles, dopo aver visto morire il fratello gemello, su imposizione della madre ne prenderà il posto, rendendosi conto immediatamente che la vita è più facile vissuta nei panni di un ragazzo. Impiegata nell’azienda vinicola dello zio, riesce a crearsi una posizione prendendo finalmente le distanze dalla madre violenta.
Un evento infausto strapperà Gilles dalla sua vita, mettendola sulla stessa strada di Louise e le due prenderanno il mare insieme sulla Old Moon, nave che la donna ha potuto acquistare grazie ad una cospicua eredità che, a distanza di anni, viene messa in discussione per la presenza di un erede imprevisto.

Louise e Gilles scopriranno col tempo un’intesa e un sentimento che non potrà essere vissuto alla luce del sole sia per la differente posizione sociale che per quella di essere dello stesso genere, seppur occultato. Insieme all’equipaggio affronteranno una sfida morale e materiale contro i pirati e le navi di schiavi, accogliendo il consenso delle popolazioni costiere ma attirando inevitabilmente l’attenzione delle autorità.

È stato emozionante veder ambientato un romanzo in luoghi che ho potuto vedere con i miei occhi: Parigi, Amsterdam, Carcassonne e La Rochelle. Seppure in un’epoca diversa posso ancora assaporarne l’essenza e la magia che questi luoghi mi hanno trasmesso.
La prima metà del romanzo l’ho trovata poco scorrevole, si sono introdotti parecchi personaggi e troppe situazioni che confondono il lettore rischiando di mettere tutto nello stesso calderone. Con la seconda metà si delineano meglio i personaggi più importanti e la narrazione prende più intensità, anche se rimangono presenti capitoli lenti e noiosi.
Si affronteranno temi sensibili come l’amore fra donne, il desiderio di emancipazione, il fanatismo religioso, la schiavitù e la pirateria; l’Inquisizione aleggia come un’ombra sopra Louise e Gilles che sono costrette a fuggire per salvarsi da azioni compiute in nome dell’amore.

Un romanzo interessante che però non mi ha conquistata totalmente per la sua lentezza.

Anna

samanta

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