Mirco ha commesso molti errori, primo fra tutti credere che la relazione con Daniel fosse speciale. Si è comportato malissimo con lui, facendosi odiare e si rende conto, forse un po’ troppo tardi, che quello che avevano era qualcosa di tossico. Non era mai stato attratto dai ragazzi prima di lui e pensava che fosse un caso isolato, fino a quando non resta folgorato da un paio di occhi azzurri. Un incontro di pochi secondi fuori dall’ascensore dell’ospedale che cambia le sue certezze.
Leonardo gestisce una pista di go-kart con il padre e quando un giorno lo trova privo di sensi in ufficio, va nel panico. Si ritrova a vagare per l’ospedale, perso e desideroso di avere qualcuno che lo tenga per mano in quel momento difficile. Tocca a lui gestire anche la contabilità durante la convalescenza dell’uomo e scopre così di avere urgente bisogno di un commercialista.
E alla sua porta appare l’uomo più bello che abbia mai visto.
Un uomo dall’aria familiare.
Mirco inizia a credere nel destino quando si trova davanti il ragazzo che ha popolato i suoi pensieri per giorni. Ha però paura di commettere gli stessi errori del passato e ferire Leonardo è davvero l’ultima cosa che vorrebbe.
E se avesse solo bisogno dell’amore della persona giusta per essere finalmente felice e muovere i primi passi nella sua nuova vita?
Non leggere questa recensione se non hai letto il primo romanzo della serie L’amore…
Questo libro mi ha spiazzato. Sapevo che l’autrice mi avrebbe fatta ricredere su uno dei personaggi che ho odiato di più e non sapevo se avrei voluto dargli una chance, ma poi ho ceduto perché me lo avrebbe fatto amare nel modo giusto, lentamente e capendolo fino in fondo.
Mirco ha 27 anni e un padre omofobo fino al midollo. Ha avuto una specie di relazione con Daniel, dove Mirco era l’unico a goderne. Tra i due era finita davvero molto male, tanto da far finalmente rendere conto a Mirco della gravità delle sue azioni. Il ragazzo non è gay dichiarato e ha sempre avuto paura a mostrarsi per chi è davvero proprio per il modo di reagire di suo padre, un uomo che lui disprezza dal profondo!
Dopo aver iniziato una terapia con il dottor Vincenzi, il padre di Gabriel, sta piano piano rendendosi conto di se stesso e sta iniziando a capire come approcciarsi al mondo in maniera differente. Mi è molto piaciuto il modo di parlare di questo personaggio, la sua psicologia, la sua nuova consapevolezza.
Altro protagonista di questo (ufficialmente) terzo volume (ufficiosamente il 5°), è Leonardo. Un ragazzo con un padre meraviglioso, che, all’inizio del libro, subisce un attacco di cuore. Leonardo e suo padre sono una coppia da gag, fanno morire dal ridere e ho amato alla follia le loro interazioni!
Leonardo è un ragazzo stupendo, figlio di un padre che lo ha cresciuto da solo dopo che la moglie li ha abbandonati. Tra lui e Mirco la scintilla nasce presto e il rapporto che si crea tra i due è veramente bello!
Ciò che ho maggiormente apprezzato è stata la scelta di Mirco di rivelare subito a Leonardo la verità sulle sue passate azioni contro un altro ragazzo. Questo è rispetto e questa è la giusta base per un rapporto che nessuno dei due poteva mai sperare di avere, ma che entrambi meritano tantissimo!
Per quanto mi abbia dato fastidio l’atteggiamento di Gabriel e compagnia nei confronti di Mirco, posso capirlo benissimo visto che voleva solo difendere Daniel, protagonista del primo volume, che ha sofferto davvero tanto a causa di Mirco. È stato interessante vederli interfacciarsi, che fosse con astio o meno.
In poche parole: altro meraviglioso libro della Pistolato. Non so più come dirvi che dovete leggere qualunque cosa scritto da lei, ma se partite da questa serie, non sbagliate! I protagonisti sono belli, e non solo nell’aspetto, le storie sono costruite alla perfezione e la serie è ben strutturata. In questo volume è davvero molto interessante vedere la contrapposizione tra due figure genitoriali agli antipodi e il loro rapporto con i figli.
Ora ci attende solo Jordan con due tipetti davvero intriganti… Chi la spunterà?
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