«Sono il tuo sogno?
Accidenti, sai davvero parlare alle donne.»
«Ma no» protesta lui. «Cioè, sì, il fatto è che sto sognando.
Ti sogno ogni sera. Tutto questo non è vero.»
«Mi sogni ogni sera? Be’, grazie.
Però ti garantisco che tutto questo è vero, verissimo»
insiste la ragazza.
Providence, 1906. Howard Phillips Lovecraft ha solo sedici anni, ma mostra già il potenziale per diventare il “solitario di Providence”: scrive poesie, racconti e autopubblica bollettini scientifici; è un ragazzo attivo, appassionato di chimica, astronomia, ama leggere i romanzi di Poe e Wells così come alternare escursioni a piedi e in bicicletta nei paraggi della sua città.
Agli occhi degli altri è un tipo strambo, uno che salta la scuola e fa visita a un alienista a causa dei suoi terribili mal di testa, ma a lui non interessa. Spesso si rifugia nei sogni, dove scopre cose che gli altri non vedono: pianeti sconosciuti, luoghi tenebrosi, creature terrificanti. E poi c’è lei, Baozhai Carter, di origini cinesi e inglesi, occhi a mandorla e aria sbarazzina, linguacciuta e con coraggio da vendere. Peccato si tratti solamente di un’apparizione onirica, o almeno di una sua parte, eppure è così intrigante da sembrare reale. Nei suoi sogni, Howard la incontra e vive le sue avventure, la aiuta a risolvere misteri e a tirarsi fuori dai guai. Finché, un giorno, Baozhai bussa alla sua porta… Un’amicizia che presto si rivelerà essere la chiave per salvare il mondo reale, sempre più intrecciato a quello dell’incubo, in una lotta priva di confini tra sogno e realtà, dove la scienza meccanica e l’amore saranno le uniche armi per non cedere alla follia. Attraverso il meccanismo del “sogno lucido”, il giovane H.P. Lovecraft riesce a vivere storie fantastiche e orrorifiche al tempo stesso, scoprendo notte dopo notte che un gioco più grande dell’umanità sta per compiersi e porterà a un’invasione aliena di immani proporzioni. I mostri di Cthulhu sono pronti a prendere il nostro pianeta…
L’APPARIZIONE DI BAOZHAI è stata davvero una piacevole scoperta. Ti è mai capitato di sognare qualcosa di talmente tanto emozionante che vorresti continuare a farlo? A Howard Phillips Lovecraft capita spesso. “La notte, per lui, significa esplorare luoghi costruiti dalla sua immaginazione. “
Howard è un ragazzo di sedici anni, spesso etichettato dai compagni come stravagante, soffre di emicrania cronica e per questo cerca conforto nei sogni dove esplora posti sconosciuti, incontra individui mostruosi. “la sensazione di vuoto, nella sua vita, non lo abbandonava da tempo” “Belli, strani o paurosi che fossero, per lui restavano un’alternativa migliore alla vita di tutti i giorni”
In una di queste avventure si imbatte in una ragazza “perché è bella di una bellezza di cui non aveva mai avuto esperienza in sogno. Si scopre a guardarne la pelle imperlata di sudore, il modo in cui le dita nervose si muovono..” Da quel incontro tutto cambia: Howard cercherà di ritornare e di controllare i suoi sogni con l’aiuto di un alienista. “Questa ragazza incarna tutto ciò che lei non è. Coraggio, appunto. Rischio. Avventura. E’ naturale che ne sia attratto. E che si senta inadeguato. …Forse dovrebbe osare di più.”
Se stavi cercando un fantastico romanzo horror YA, non cercare oltre. L’apparizione di Baozhai è un romanzo straordinario, delicato. C’è una bellezza oscura nelle descrizioni e un’eleganza nella scrittura che rende ogni scena un vero piacere da leggere. Ho amato tantissimo Howard, soprattutto il suo rapporto con la madre. Ho trovato davvero geniale introdurre la figura dell’alienista nella storia. Sul finale, ma proprio finale-finale, sono rimasta a bocca aperta e se leggerete il libro capirete perchè.
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