Recensione “Le campane di San Carusaru” di Alfio Privitera

 

 

 

Amedeo Trepiccioni è il sagrestano della chiesa di San Carusaru. Scapolo pigro, indolente e furbacchione, non esita a lasciare il lavoro incustodito quando trova una bella moneta luccicante sotto la panca, durante le pulizie. Da una moneta a un sacchetto di calia il passo è breve, tuttavia le cose non vanno esattamente come l’uomo le ha immaginate e proprio lo spuntino diventa il punto da cui inizia l’avventura. Tra strane contrattazioni e atti di giustizia, tra personalità stravaganti e le consuetudini di un paese vivace, Amedeo sarà costretto a cambiare per sempre la sua vita.

Ma quanto è bella la letteratura italiana, quella che forse ha il sapore di altri tempi ma che utilizza la pura fantasia dei “nostri” tempi mescolandola ad una narrazione poetica, surreale e magica.

Questo romanzo mi ha dato la sensazione e le emozioni che ho provato la prima volta in cui andai a vedere un opera teatrale e nello specifico Rugantino, con il bravissimo Enrico Montesano. Faccio questa premessa, non perchè intendo paragonare le due opere, ma per dare al lettore un idea di cosa si trova in questo romanzo:

Ironia, tantissima, battute esilaranti in un contesto semplice e genuino, personaggi dalle mille sfaccettature e ognuno con le sue buffe peculiarità ma anche profonde intimità. C’è un linguaggio curatissimo e armonioso che tiene il lettore incollato alle pagine.

Amedeo il sagrestano ti cattura immediatamente con la sua esistenza cosi goffa, la sua pigrizia e svogliatezza, la goffaggine, dal momento in cui troverà tra le panche della Chiesa del suo paesino pittoresco, immerso nel nulla, in un anonimato esistenziale che sembra essere lontano da ogni realtà moderna. Quella moneta scombussolerà la sua vita, e quella dell’intero paese. Ci saranno incontri assurdi e improbabili, personaggi che forse mai avremmo immaginato nello stesso contesto.

Una storia che ci porta in un mondo così genuino seguito dalle vicissitudini del protagonista in cui nessuno probabilmente riuscirà ad identificarsi ma che farà innamorare il lettore ad ogni suo paso, ad ogni sua avventura, ad ogni suo incontro.

Un romanzo che in questo periodo cosi cupo veramente alleggerisce il cuore dalle ansie e dalle preoccupazioni ma anche che arricchisce molto la nostra cultura personale.

Un autore di grande talento ed un romanzo di pura grane qualità letteraria che veramente non mi aspettavo.

Mi ha sorpresa e ora condizionerà sicuramente le mie prossime letture perchè è di questo tipo di autori che sento fortemente il bisogno.

Mi è sembrato di passeggiare per le strade di questo paesello, perfino di aver sentito le campane della chiesa suonare, il profumo del pane appena sfornato e dei vecchietti seduti sulle panchine tra le rughe del tempo e quelle del cuore.

Storia avvincente, divertente, comica e nel contempo drammaticamente sconvolgente.

ELEONORA

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