Si apre una nuova partita a latrunculi, l’antesignano degli scacchi dei romani. La partita di Zarich con il riformista riprende, cruda e spietata. Azia Medea e la sua coorte VI percorreranno strade mai calcate e ne pagheranno lo scotto; Gautighot e compagni, sempre pronti, risponderanno all’appello finale per porre fine alla guerra civile, alla rivolta dei riformisti che nel frattempo è scoppiata. Le avventure della Legio M Ultima, in difesa dell’ultimo baluardo di civiltà rappresentato da Roma e Diocleziano, saranno ancora una volta le contromosse di un giocatore astuto che troverà in Azia Medea, la sapiente più fredda della Specula, un’alleata preziosa.
Voglio cominciare questa recensione con due parole per definire questo secondo volume della saga: “TUTTO PIÙ”
Oltre alla storia principale ci ritroviamo immersi in diverse vicissitudini che i protagonisti dovranno affrontare e che daranno origine a degli intermezzi piacevoli e valorizzanti.
Ho trovato il tutto molto più avvincente del primo volume e mi ha coinvolta maggiormente.
Il buon ritmo e i dialoghi brillanti, all’occorrenza, rendono piacevole la lettura di questo romanzo, rendendo trascurabili le minime imprecisioni nell’uso della punteggiatura.
Veniamo ai personaggi.
In “L’impero reagisce” mi sono affezionata ancora di più ad Azia che ho trovato molto più caratterizzata e con quel lato umano spiccato che l’ha resa molto più vicina al lettore. Inoltre mi sono legata a tutta la ciurma, apprezzando anche i personaggi nuovi e considerandoli veri e propri compagni di viaggio di questa nuova avventura.
Inoltre ho davvero gradito i rapporti di amicizia, di stima (anche qualcosa di più) tra loro: non sono mai risultati forzati, né tanto meno affrettati.
È stato un percorso di crescita interiore di ognuno di loro e il consolidarsi di alcune relazioni o il nascerne di nuove, è risultato del tutto naturale. Altro aspetto che mi ha fatto amare questo libro, è stato il lato più crudo della storia, le descrizioni sono molto più vivide e di forte impatto.
Per una come me che ama l’azione, le battaglie e, perché no, anche il terrore, è stata la ciliegina sulla torta che ha reso questo storico fantasy uno dei più belli che io abbia letto.
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