Recensione “Lovelight. Amore impossibile (Lovelight Series Vol. 2)” di B.K. Borison

 

 

 

Evelyn St James non è il tipo di donna che si dimentica facilmente. Beckett lo sa bene. È bastato un solo, incredibile weekend nel Maine a farlo innamorare di lei. Come sotto l’effetto di un incantesimo, adesso non riesce a smettere di pensare al suo sorriso, ai suoi occhi, alle sue labbra. Così, quando Evie appare improvvisamente alla fattoria Lovelight, in cui Beckett lavora, è a dir poco confuso. Non aveva idea che la ragazza dolce e sexy incontrata in un bar fosse un’influencer da milioni di follower. Quando lei scompare di nuovo, però, Beckett capisce che deve dimenticarla. Ma Evelyn St James ha un problema: ha passato gli ultimi anni concentrandosi sulla carriera, e non sa più cosa desideri per il suo futuro. Così torna alla fattoria Lovelight, l’ultimo posto in cui è stata felice. Questa scelta non ha nulla a che fare con Beckett… giusto, Evie?

Se nel primo si sogna a ridosso delle feste natalizie, tra abeti e pini, un amore nato da un’amicizia, nel secondo il cuore palpita e rischia di scoppiare fin dalle prime pagine.

Una notte di passione, anzi specifichiamo sono due notti e il mattino seguente tutto come prima, si chiude quella porta e si spera di non incontrarsi più.

Eppure il destino si mette a giocare ed ecco che Beckett e Evie si ritrovano proprio nella fattoria Lovelight: lei è l’influencer, lui il contadino.

Come possono due mondi opposti incontrarsi?

Lei è il caos, il rumore assordante, like e post, lui è la tranquillità, una poltrona nella veranda, un caldo tè tra le mani e un libro in grembo.

Una coppia così diversa che nemmeno nei sogni regge, ma di sogni dopo quelle notti di passioni entrambi i protagonisti ne hanno fatti.

Beckett è quel classico ragazzo all’apparenza rude, tutto tatuaggi, ma che nasconde un cuore d’oro, difficile non innamorarsi… ed ecco che Evelyn mette in stand-by la sua vita sotto i riflettori e si ferma a cercare il suo posto felice.

“Dov’ero quando mi sono sentita felice per l’ultima volta…? Ero qui.”

Ritorna alla Lovelight… in veste di ospite e non per lavoro.

Entrerà in simbiosi con il posto, si confonderà tra gli abitanti del paese e inizierà a capire dove nasce la felicità.

“Non pensavo che innamorarsi potesse essere così semplice… Evelyn è come un temporale di primavera. Appare senza preavviso, fa sbocciare i fiori e poi se ne va sulle ali del vento.

Vorrei tanto rimanere lì in quella casa sul confine della fattoria, con il freddo al mattino presto, il sole che sale oltre l’orizzonte, le nuvole come zucchero filato, il fruscio delle foglie, i raggi del sole che svegliano la valle, i gatti Comet, Cupid, Vixen e Prancer, una serra per le orchidee… ma l’amore è sacrificio e anche lasciarlo andare…

Sii egoista… almeno per una volta.

Un secondo volume che mi ha entusiasmato e non poco, mi ha portato via un pezzetto di cuore, sognando una fattoria, un contadino che ti ama incondizionatamente e che sacrifica una parte di sé stesso per rendere felice lei. Ho amato Beckett e anche di più.

 

Giovanni

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