Due uomini spaventati dai sentimenti devono fare scelte che potrebbero abbattere le loro barriere e riportarli ad amare.
Ogni volta che Max Van Hellren scende sul ghiaccio sa che potrebbe essere l’ultima. Con le sue trenta primavere, non è più nel fiore della giovinezza – sportivamente parlando – e nasconde una malattia che, secondo i medici privati a cui si è rivolto, potrebbe persino arrivare a ucciderlo. Non ci saranno più stagioni dopo quella che sta giocando: è la sua unica possibilità, dopo quattordici anni nella NHL, di alzare la Stanley Cup. Deve solo stare attento a non farsi male. Cosa non facile quando sei conosciuto per la facilità con cui getti a terra i guanti, picchi duro e ti metti sulla traiettoria del disco pur di proteggere i tuoi compagni di squadra.
Una notte di sesso con un uomo bello e sexy è proprio quello che ci vuole per scaricare la tensione, ma cosa succede quando una toccata e fuga si trasforma in qualcosa di più? È davvero disposto a condividere con qualcun altro il segreto che si dà tanta pena per nascondere?
Ben Worthington aveva tutto: un lavoro appagante come direttore del rifugio per cani abbandonati Crossroads, due adorabili ziette e un marito che condivideva il suo amore per gli animali. Poi, l’amore della sua vita è scomparso senza preavviso, sconfitto da una malattia tanto improvvisa quanto violenta che non gli ha lasciato neanche il tempo di dire addio. Ben è uscito da quell’esperienza con il cuore ammaccato.
Incapace di superare le sue paure, passa da un incontro occasionale all’altro, ignorando il bisogno disperato che lo tormenta ed evitando ogni rapporto che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più. La notte trascorsa con Max gli fa desiderare di abbandonarsi, ma cosa succederebbe se cedere alla tentazione significasse aprire la porta a sentimenti che poi non sarebbe più capace di controllare?
Saranno capaci questi due uomini spezzati di trovare un modo per stare insieme?
Hi readers Sale e Pepe,
In questa recensione parleremo del quinto volume della serie “Railers” di RJ Scott e V. L. Locey.
Il titolo di questo libro è “L’ultima barriera” e, pur essendo parte di questa serie, può essere letto come stand alone.
Devo dire subito che ho iniziato questa serie anni fa già quando uscì il primo, li ho letti tutti, ma, devo essere sincera, mi è sempre mancato qualcosa per rendere ogni libro perfetto. Qualcuno mi è piaciuto un po’ di più, qualcuno un po’ di meno, ma nessuno ha raggiunto il massimo. Ho continuato, però, la lettura perché mi piacciono molto gli sport romance e non so rinunciare a questo genere.
Anche stavolta, purtroppo, non sono pienamente soddisfatta di ciò che ho letto. Passatemi la metafora culinaria, ma mi è sembrato un piatto con tutti gli ingredienti per essere buonissimo eppure, alla fine, manca il sale e quindi risulta essere sciapo/insipido.
Le autrici ci presentano Max e Ben come due uomini spaventati dai sentimenti o, più semplicemente, dalla vita.
Ogni volta che Max scende sul ghiaccio sa che quella potrebbe essere l’ultima, non solo per via dei suoi trent’anni, non pochi sportivamente parlando, ma anche perché nasconde una malattia.
Il suo più grande desiderio, però, è di giocare un’ultima stagione e di alzare la Stanley Cup e quindi tenta il tutto per tutto con un’ultima stagione.
Ben invece, ha perso la cosa più preziosa al mondo, l’amore della sua vita, sconfitto da una malattia improvvisa e violenta che non gli ha lasciato neanche il tempo di fargli dire addio. Uscito da quell’esperienza con il cuore spezzato, ora teme di rimettersi in gioco. L’unica cosa che fa è seppellirsi nel suo lavoro al rifugio per animali abbandonati e cercare conforto in loro.
Quindi, con due personaggi con questo carico emotivo mi sarei aspettata tensione, un po’ di angst e sì, perché no, anche qualche lacrima.
Invece, un incontro, un battibecco, una scopata e i due sono praticamente innamorati, non riescono a stare lontani e, da restii a ogni legame, diventano praticamente inseparabili.
Ecco perché, con mio grosso rammarico, ho trovato questa storia poco credibile e per certi versi forzata.
Non è stato dato né il giusto spazio ai problemi fisici dell’uno, né a quelli psicologici dell’altro e nemmeno allo svilupparsi del loro rapporto, per certi versi era più sviluppata la parte spicy (piccante/sensuale/hot, chiamatela come volete) e il contorno a quest’ultima. Infatti, succedono diverse cose intorno a loro, cose gravi, ma nessuna viene approfondita più di tanto, né tantomeno chiarita e, questo, secondo me, toglie ulteriore focus a loro come coppia e non crea il giusto “ambiente” per lo sviluppo della loro storia.
Così, la lettura diviene banale, prevedibile e un po’ superficiale. Non mi piace dare giudizi affrettati, tant’è che ho ripensato alla lettura e ho pure provato a rileggere alcune cose. Purtroppo la mia impressione non cambia, ho trovato una storia che si fa leggere ma nulla di più. Supera la sufficienza, ma devo dire che trovo sia un gran peccato non aver focalizzato di più le cose sui sentimenti.
Ringrazio comunque le autrici per la copia.
Lascia un commento