Recensione “Maledetto Margarita” di Sara S.

 

Dieci milioni di dollari e una casa editrice in eredità. Un sogno che si avvera, direte voi. E, in effetti, lo sarebbe anche per l’impacciata ventiduenne Sarah Jessica Torres, se non fosse che di editoria non ci capisce assolutamente nulla. Se poi, a remarle contro, ci si mette anche un presuntuoso, arrogante ed illegalmente sexy barman dagli occhi verdi, allora per la nostra Sarah le cose si complicheranno e non poco. Il bello degli imprevisti, però, è che forse rendono la vita un po’ più dolce, proprio come un galeotto Margarita, pronto a far girare la testa ad entrambi. Tra battibecchi infuocati, gelosie esplosive e baci al sapore di vaniglia, Sarah e Brandon ci faranno fare un giro sulle montagne russe dell’amore, con tanto di alti e bassi e vuoti d’aria. Ma se Brandon nascondesse una profonda tristezza, dietro quegli occhi da seduttore? E se Sarah, fosse l’unica in grado di farlo tornare a sorridere? Spesso, il nostro passato, rischia di farci a pezzi, ma l’amore, a volte, è l’unica cosa in grado di rimetterli insieme.

 

I romanzi di Sara S. sono come un biscottino goloso che tengo per le emergenze, quando ho bisogno di leggerezza e risate.
A differenza dei suoi romanzi che ho letto in precedenza, in questo, il primo in ordine di pubblicazione, è la protagonista femminile ad avere il potere e quello maschile ad essere un sottoposto.
Sarah ha una famiglia che definire folle è riduttivo; i genitori l’hanno avuta ancora giovanissimi, sono quasi dei fratelli maggiori e amano godersi la vita con amici e parenti.
Il nonno paterno è stato tagliato fuori dalla vita del figlio a causa di un violento litigio e, alla sua morte, lascia a Sarah la sua casa editrice e un mucchio di soldi, ma non senza condizioni.

“Sono la Paris Hilton dei poveri”

In preda ai deliri alcolici, la giovane rivela il suo segreto al barista più affascinante del mondo, ma quando se lo ritrova di fronte a un colloquio nella sua casa editrice, Sarah comprenderà di non poter fare altro che assumerlo.
Il “barista” e la “Paris Hilton” di turno lavoreranno fianco a fianco cercando di far andare avanti le cose, ma l’attrazione fra i due sarà estenuante.

Narrazione prevalentemente dal pov di Sarah che non lesinerà apprezzamenti sul bell’assistente, batticuori, mancamenti, figuracce e gelosie, il tutto nel tono ironico e spassoso tipico dell’autrice. Ogni tanto ci vengono regalati sporadici pov di Brandon.
Se da parte di Sarah la “brocca” parte subito, per Brandon sarà più uno slow burn, il tono fra i due rimane sempre in equilibrio fra “odi et amo”, veleno e risate, sguardi che si soffermano sempre più negli occhi dell’altra, un “sei bella ma non bellissima”.

Molti i personaggi minori che ci deliziano con i loro interventi, ho adorato la famiglia di Sarah, la mamma e la nonna che, dimenticando la dignità sul comodino, si struggono quando Brandon è nei paraggi:

“Io mi offro volontaria. Posso dargli tutto

Ma anche quella di Brandon non è da meno:

“Mangia o mia madre ti darà una testata su quel nasino perfetto”

Verso la fine la situazione si ingarbuglia, ci sono troppi non detti, insicurezze e segreti che tenteranno di minare l’intesa.

Sarah ha già sofferto molto per amore, cerca di non farsi coinvolgere troppo ma è difficile resistere a un sentimento travolgente, anche se lo prova per un uomo che sembra non dare l’esclusiva a nessuna.

“Non è il tuo fidanzato, non è nemmeno il ragazzo con cui esci, lui non è niente per te e può fare ciò che vuole. Ma fa male. Caxxo se fa male”

Brandon ha un passato tragico alle spalle, non vuole parlarne, erige muri per difendersi, ma forse, per la prima volta dopo anni, ha trovato una persona in grado di infiltrarsi fra i mattoni con la sua risata.

“Sarah è il mio opposto e per questo mi piace. Perché quando c’è lei nei paraggi riesce a contaminare anche il mio sangue e mi fa diventare un altro uomo. Quasi felice. Quasi spensierato”

I romanzi dell’autrice sono corposi rispetto alla media dei romance, danno senso di completezza, riescono a sviscerare tutti gli aspetti degni di nota, ogni turbamento; offrono largo spazio a dialoghi scoppiettanti e divertenti: te li godi dalla prima all’ultima pagina.

Se non conoscete questa autrice vi consiglio di recuperare i suoi romanzi uno più carino e divertente dell’altro!

 

 

Anna

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