Recensione “Nella notte di Olivia” di Elisabeth O’Roark

 

Un’azienda agricola in crisi.

 

I debiti del padre.

 

E una squadra di atletica universitaria in difficoltà.

Will Langstrom ha troppe responsabilità e l’ultima cosa di cui ha bisogno è Olivia Finnegan, una nuova studentessa, tanto bella quanto problematica.

Una bocca intelligente.

Un forte gancio destro.

E un segreto che potrebbe distruggerla.

Olivia è il peggior nemico di se stessa, con un passato da cui non riesce a fuggire, e l’ultima persona da cui non vuole essere aiutata è un presuntuoso allenatore di atletica che non riesce mai a soddisfare.

Will non si tira indietro, è determinato a salvarla.

E a resistere a un’attrazione che potrebbe distruggerli entrambi.

 

Ho lasciato un pezzo di cuore in questa storia. Non mi aspettavo di certo che dentro questo romanzo ci sarebbe stato un mondo da scoprire due anime spezzate che cercavano il modo di rincongiungersi.

Mill e Olivia, lui con troppe responsabilità da affrontare e uno spirito ribelle e libero da mettere a tacere; lei una perenne fuga nella notte per sfuggire dalla verità capace di devastarla.

Bocca saccente e irrevente lei, sguardo di ghiaccio e rimproveri a portata di mano lui.

Allenatore contro atleta.

Ma dentro una tempesta li affligge: rimorso, rimpianto, orrore, segreti, una corsa contro il tempo e contro il destino che riserva solo dolore e tristezza.

Riusciremo a sollevare la coppa della vittoria?

Olivia farà un percorso interiore non indifferente e con lei piangeremo tutte le lacrime, la forza ci verrà a mancare e capiremo che dietro quella faccia da schiaffi e quei comportamenti da dura, il dolore nascosto è immenso.

I ruoli imposti dalla società non sono di certo quelli giusti per poter giocare la partita del cuore.

Un colpo al cuore, uno sparo che annienta.

 

Anna

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