Si sono incontrati. Si sono amati. Si sono lasciati.
Lei si è ritrovata a crescere la figlia a sua insaputa.
Ma lui ora è tornato.
Ed è deciso a riprendersi ciò che gli appartiene.
Claudia ha avuto sua figlia Demetra a vent’anni insieme a Diego, l’unico uomo che abbia mai amato. Undici anni dopo, lui è un famoso pilota motociclistico, considerato il numero uno delle moto GP, nonché irresistibile playboy. Lei, invece, lavora principalmente come cuoca a domicilio. Ha tre carissime amiche d’infanzia e un affascinante vicino di casa che considera come un fratello. Durante questi anni si è dedicata al suo ruolo di mamma e amica, ritenendo di non avere tempo da perdere con gli uomini, l’ultima cosa che desidera è farsi coinvolgere in una relazione. Tuttavia, adesso ha un fidanzato bellissimo e perfetto, come bellissima e perfetta sembra ora la sua vita.
Tutto però cambia quando Claudia accetta di sposarsi e, l’arrogante e sexy, Diego ricompare prepotentemente nella sua vita per riconquistarla.
Nota: Never termina con un finale in sospeso. La storia di Claudia e Diego continua in Again e in Forever!
Leggo romance tutti i giorni, amo tutte le sue sfumature e ormai è difficile stupirmi o prendermi del tutto, tutte le situazioni credo siano state scritte, tocca all’autrice usare i soliti cliché e farli suoi, inserendo elementi originali, anche i nomi particolari a volte danno quella ventata di aria fresca.
Qui non sono i cliché che danno fastidio, ma il contesto o per meglio dire lo sviluppo della trama fin troppo elementare e con vari buchi e salti temporali troppo lunghi.
La protagonista per me non è stata coerente, ragione e sentimento messi a confronto e cosa vince? La confusione.
Pensa una cosa e ne fa letteralmente un’altra, posso accettarle nell’età adolescenziale ma da una persona matura e madre non le riesco a concepire.
Non so se l’autrice svelerà il motivo della lontananza di lui e del suo avvicinamento a distanza di undici anni solo per la semplice frase “Lei si sposa”, e il fidanzato è una semplice comparsa?
Vogliamo parlare della figlia che compare a piacimento?
La scrittura è fin troppo elementare, i dialoghi idem, diciamo molto informale e spedito.
Si ha sesso in tutte le forme pure telefonico per intenderci e poi il senso di colpa per il tradimento, lei vive di uscite tra le amiche, lui compare ed è subito caldane e balbettii, non si vive la quotidianità del suo lavoro ma solo incontri “casuali” con Diego.
È il primo di una trilogia e spero che negli altri due ci siano colpi di scena così eclatanti da farmi rivalutare la presente recensione.
Do’ la sufficienza per l’idea di fondo, perché non posso fermarmi a giudicare una trilogia dal primo libro. Incrociamo le dita per il seguito.
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