Recensione “Non ci sono angeli all’inferno” di Ashley Jade

 

Il primissimo incontro tra Lennon e Phoenix avviene tra i banchi di scuola: lei è la nerd della classe, che eccelle in tutte le materie; lui è il bad boy della scuola, con un talento indiscusso per la musica. Così diversi eppure con così tanto in comune, i due stringono un’insolita amicizia che per un istante sembra diventare qualcosa di più. Tuttavia, quando gli si presenta l’occasione di sfondare davvero nel mondo della musica, Phoenix decide di lasciarsi tutto alle spalle, inclusa Lennon. Mai avrebbe immaginato che, quattro anni dopo, proprio lei sarebbe stata chiamata a fargli da assistente, durante un tour di otto settimane. Lennon riuscirà a mettere da parte il passato e a donare il suo cuore alla rockstar ribelle?

 

Music romance alla ribalta: luci, riflettori, musica e parole.

Una storia che si dipana in un lasso temporale di anni, quattro precisamente… Inizia tutto al liceo, due ragazzi provenienti da mondi diversi si ritrovano a studiare insieme per recuperare un deficit dell’altro.

Lennon e Phoenix, lei è la classica ragazza in carne bullizzata e brava a scuola, lui il bad boy di turno che cerca un posto nel mondo attraverso la sua musica.

Un’insolita amicizia li legherà lungo il percorso fino al diploma, fino a quando Phoenix sfrutta la sua unica occasione per sfondare nel mondo della musica a discapito di Lennon.

I due si allontaneranno definitivamente per quattro lunghi anni, lui diventa una rockstar famosissima ma allo sbaraglio e lei, la ragazza che non è riuscita a far niente della sua vita.

Il fato, il destino, amici in comune, faranno in modo che lei diventi la “babysitter” della rockstar ribelle e il suo odio lo dovrà domare.

La passione ci metterà poco a divampare ed è inutile dire che il cuore entrerà in gioco entro poche battute.

C’è molto dolore in questo libro: bullismo, lutto, alcolismo, malattia, famiglia, amicizia.

Ci imbatteremo in parecchie lacrime e a stento riusciremo a contenerle in certi passaggi… ci sarà rabbia, molta, direi. I due protagonisti la tireranno per le lunghe in questa battaglia di odio-amore, allungando un po’ più del dovuto la storia in sè.

Ho amato il padre di lei, presente in ogni suo passo, non ho apprezzato molto Lennon invece: ha deposto subito le armi… un finale diverso dal solito, dove oltre all’amore vince la verità.

 

 

 

Anna

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