Che cosa lega l’attentato alle Torri Gemelle alla crisi finanziaria del 2007? Che cosa lega un lavoratore interinale a un libro di racconti pubblicato da una casa editrice a pagamento? Come si fa a raccontare la storia di un’epoca che cambia? Come si fa a raccontare il disorientamento di una generazione intera? Nel settembre del 2001 Francesco ha ventidue anni e lavora in un bar. Vuole scrivere, vuole vivere e vuole stare con Elettra. Sarà un aereo di linea in diretta tv a cambiare la faccia di ogni cosa e a segnare in maniera devastante e irrevocabile la fine di un’illusione fin troppo bella e fragile. Da quel momento niente sarà più come prima. Francesco dovrà imparare a fare i conti con se stesso e con la dolorosa necessità del cambiamento. Nella disordinata rincorsa a una vita piena che non si riempie mai, nella continua tensione verso un equilibrio che tarda ad arrivare, nella faticosa difesa di un principio identitario sotto continuo assedio, Francesco scrive e riscrive la sua storia.
La crescita, l’inserimento nel mondo del lavoro, la presa di coscienza del mondo che cambia e gli adeguamenti della persona a quella società in continua evoluzione e poi… lo shock: l’attentato alle torri gemelle e le successive paranoie, riflessioni, cambiamenti e quel fatidico “tirar le somme”.
Francesco riscriverà la sua storia dando un orientamento diverso, cambiando rotta e puntando verso altri valori, altre prospettive.
Una serie di racconti in un caos indefinito di idee dell’autore: vite a confronto, dubbi, incertezze, vita quotidiana, delusioni, lavoro, società, economia, generazioni in continua evoluzione.
Alla ricerca di quell’equilibrio distrutto e dirottato da tempo.
Il libro è di un genere differente rispetto le mie solite letture, ma è riuscito a catturare la mia attenzione fin da subito e le storie meritano di essere lette.
Un libro attuale, le incertezze e le scelte che divorano i giovani di oggi, fatti attuali che sconvolgono l’esistenza di un essere umano.
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