Recensione “O’ sciamano” di JD Hurt

 

Voi pensate che fuga faccia rima con vigliaccheria. Per me significa libertà.

Libertà da me stessa, da una famiglia che mi pretende diversa da ciò che sono.

Ma c’è lui, lo spettro della mia adolescenza.

Mi sta riportando a Napoli.

Saprò liberami dei fantasmi e trasformarmi nella persona che ho sempre desiderato?

 

 

Sono stato un camorrista, una bestia, un omofobo. Ora sono un cosiddetto giusto. Tutti mi chiamano O’ Sciamano, io mi sento un uomo finalmente recuperato.

Purtroppo c’è lei a rigettarmi tra le braccia del passato.

Viola Monaco.

Perché mi sembra di conoscerla?

Perché mi ricorda il mio spettro peggiore?

Saprò combatterla nella maniera giusta?

Oppure tornerò a essere l’animale disposto a tutto pur di sconfiggerla?

C’è una iena dentro me che ha ancora bisogno d’azzannare. Che Dio mi perdoni, non so come rimetterla al guinzaglio.

 

È una serie che puoi amare od odiare. Il genere di libri che scrive questa autrice non è per tutti.

Schietto, cruento, sanguinario, mafioso, adrenalinico, sporco e malato.

Ma io lo adoro, letteralmente.

Ogni sua uscita mi scombussola cuore e mente.

Ogni sua uscita è acqua per il mio corpo.

 

“Mi chiamo Viola Monaco e sono una principessa senza regno e senza dinastia.”

 

Genny invece è “cattivo, bacato dentro come una pesca succosa all’aspetto… Non sono il diavolo. Ma io sono l’inferno.”

 

Ha il potere di farvi evadere e assaporare la bruttezza, la violenza in maniera diversa.

Vedi la favola in un amore malato,  l’amore dove c’è solo odio e vendetta, percepisci fate, rose rosse e violini in mezzo a sparatorie, inseguimenti, rapimenti e violenza.

Questo è il primo approccio dell’autrice nel mondo LGBTQ, decisamente promosso a pieni voti.

Viola e O’ Sciamano, Genny, due menti deviate,  pronte a evadere, due cuori incomprensibili, incapaci di amare, complicati nel loro essere.

 

“Vorrei che fossi il nulla per me. – Allora cosa sono? –  Un viaggio a fari spenti nella notte.”

 

“Però l’ho amato più dell’onda con lo scoglio. Più della neve coi monti. Perdonatemi se bestemmio: l’ho amato più di quanto Dio ami l’uomo.”

 

Farsi male è la soluzione per ogni danno. Odiare se stessi,  fino a ridursi al… nulla.

Con il cuore in gola ho finito il libro e guardandomi un po’ intorno cercavo la Napoli bella, quella con il sole, con i canti per strada, la Napoli che puoi solo amare.

 

“Semplice: l’amore è come un salmone. Nuoterà contro corrente fino a morire pur di tornare a casa.”

“L’amore sporca. L’amore ci fa inciampare. Ma ci insegna anche che, a volte cadere è tutto ciò che abbiamo per restare in piedi… L’amore, quand’è folle, è un bambino arrabbiato che fa i capricci. Uno scemo di guerra in tempo di pace. Un attacco di panico nel bel mezzo della folla.”

 

 

Anna

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