Recensione Oblivion I. Obsidian attraverso gli occhi di Daemon (Lux Vol. 6)

trama

Una vicina di casa umana era l’ultima cosa che Daemon, alieno senza più patria, potesse desiderare. Ma, per quanto si sforzi, non riesce proprio a ignorare Katy. La spia dalle siepi del giardino, dalla finestra. Quella ragazza così semplice e indifesa lo incuriosisce, lo affascina e ciò può essere molto pericoloso, per tutti. Daemon lo sa, le relazioni con gli umani possono avere conseguenze tragiche. È così che ha perso suo fratello. Quindi fa di tutto per rendersi insopportabile in presenza di Katy. Ma quando accade qualcosa di inaspettato e Daemon, per salvare la ragazza, è costretto a rivelarle la sua vera identità, tutto cambia. I due, invece che allontanarsi, ora sono legati da un destino ineluttabile come l’amore che si sta insinuando nei loro cuori. Ma questa volta la storia è raccontata da Daemon in persona. Siete pronti a leggere nella sua mente? Cosa ha pensato Daemon la prima volta che ha visto Katy? E come ha vissuto, lui, il primo bacio? E, soprattutto, cosa faceva quando non era con lei? Sicuramente cose che gli umani non possono nemmeno immaginare… fino a ora.

I tre volumi di Oblivion ripercorrono i primi tre libri della serie Lux (nata dalla fantasia di Jennifer L. Armentrout e in Italia pubblicata da Giunti), ObsidanOnyx e Opal, raccontati dalla voce sexy di Daemon Black.

 

recensione

Oh Daemon, quanto mi sei mancato! Oh Jennifer, tu sei un dannato genio!
Potrei quasi concludere qui la mia recensione perché già avete capito che questo è un libro da leggere, assolutamente. Ho amato la saga Lux dal primo romanzo, li ho letti tutti e cinque con gioia, e ogni volta provando emozioni forti, emozioni che nel genere Y/A solo chi sa scrivere veramente bene può regalare. Quando ho saputo che ricominciava da capo con un POV diverso ammetto di aver storto il naso. Fino a oggi nessun romanzo “riscritto” cambiando il narratore protagonista mi ha veramente convinta, ma qui si sta parlando di Daemon Black, ragazzi. Cioè, Daemon, l’alieno strafigo (ma strafigo proprio, non azzardatevi a immaginarlo diverso) che nella sua vera forma brilla come la scia di una cometa (e non azzardatevi nemmeno a pensare a un paragone con altri esseri soprannaturali sberluccicosi, perché se non s’incazza Daemon, mi incazzo io), ma che in forma umana è alto più di un metro e ottanta, ha un fisico che levati, due occhi verdi tipo smeraldi purissimi, un’ironia sottile (più volte ho riso di gusto durante la lettura) e una lingua tagliente da vero bastardo (però solo quando vuole lui). La storia la conosciamo già, ma quel dannato genio (mi ripeto, lo so, è che non trovo altro modo per descriverla) della Armentrout riesce a farti credere che stai leggendo un libro inedito. Giurin giuretto, parola di lupetto. A parte alcuni passaggi ovvi (la gita al lago, la passeggiata in montagna dove incontrano la versione orso Yoghi incazzuso, il primo attacco di un Arum a Katy…) tutto il resto della storia, vista con gli occhi di Daemon, prende un altro sapore. Vivi insieme a lui la disperazione per la perdita di suo fratello Dawson, l’attaccamento alla sorella Dee, l’indifferenza verso la ex Ash (a cui vuole bene, s’intende, ma niente più), il suo essere sbruffone e irritante, e soprattutto l’amore sincero, incondizionato e totale che prova per l’umana Katy (per quanto lui cerchi fin dalle prime pagine di negarlo, mentendo anche a se stesso). Già, Katy, che lui legge come un libro aperto, provando gli stessi sentimenti, trattenendosi fino alla disperazione… fino alla resa, inevitabile. In lui ritroviamo lo stronzo che ci ha fatto arrabbiare, ma anche il ragazzo dolce che abbiamo tanto adorato. Le sue parole, le sue emozioni, tutto è spiegato in modo sopraffino… Vi lascio alcuni piccoli passaggi, dai suoi primi pensieri per cercare di “eliminare” il problema di avere nuovi vicini “umani”, fino all’accettazione (ovvia) dell’inevitabile… I LOVE YOU, DAEMON 😀

Sbuffai forte. Sarebbe stato davvero terribile se, che so, avessi dato fuoco a tutto? Cioè, non volevo che quelle… quelle umane bruciassero vive, ci mancherebbe, non sono un mostro. Ma d’altra parte, niente casa, niente problemi. Mi sembrava piuttosto semplice.
«Daemon» sussurrò una voce dalla veranda di casa mia. «Ma che cavolo stai facendo?»
Decido se radere al suolo o meno la casa dei vicini la prossima volta che escono per andare a fare la spesa, ti basta come risposta?
Si, be’, questa è meglio se la tengo per me.
Sospirando mi voltai e mi diressi verso mia sorella.

Si udì qualche lieve, esitante colpo alla porta. Oh no.
Espirai forte. Ignorala. Era quello che avrei dovuto fare, invece mi ritrovai ad aprire, senza pensare. Una brezza calda mi accarezzò la pelle, portando con sé un lieve sentore di pesca e vaniglia. Mi piacevano le pesche… così dolci e appiccicose.
Abbassai lo sguardo. Era bassa, più di quanto avessi immaginato. La sua testa mi arrivava all’altezza del petto. Forse era per quello che lo stava fissando. O magari era per via del fatto che non avevo avuto la prontezza di rimettermi la maglietta. Sembrava piacerle ciò che stava vedendo. Piaceva a tutte, in fondo. Una volta Ash aveva detto che era per via di quella combinazione tra capelli scuri ondulati e occhi verdi, mascella squadrata e labbra piene. Era sexy, aveva detto. Ero fico. A rischio di sembrare arrogante, era la verità.

«Grazie» borbottò poi aggiunse sottovoce «coglione.»
Mi aveva chiamato coglione? Wow, che offesa pesante. Scoppiai a ridere, sinceramente divertito. «Questa non me l’aspettavo da una signorina come te, Kittycat.»
Si voltò di scatto. «Non chiamarmi mai più così.»
Mi allontanai dalla porta. «Meglio che sentirsi dare del coglione, no? È stato proprio un incontro interessante. Ne serberò a lungo il ricordo.» Strinse i pugni delicati. Credevo volesse colpirmi, e magari la cosa avrebbe anche potuto piacermi.
Okay, avevo bisogno di farmi aiutare.

La guardai e sorrisi. Ancora una volta, era arrossita. Non ci voleva un genio per capire le sensazioni che provava quando eravamo vicini. E sembravano tutte sensazioni positive. «Ah, Kitty, Kitty, cosa stiamo combinando…»

Ero io il problema. E il fatto che fossi attratto da Kat non aiutava. Anzi, rendeva la situazione ancor più pericolosa. La traccia sarebbe svanita presto, in meno di una settimana. E a quel punto avrei dovuto mantenere le distanze. Quella volta per davvero.
Basta stronzate.

Rimanemmo entrambi lì, fianco a fianco, a guardare il soffitto. Se un anno prima qualcuno mi avesse detto che mi sarei trovato a letto con un’umana, gli avrei detto di smetterla di drogarsi.

E adesso, che sia ebook (la versione che ho preso io) oppure cartaceo (lo consiglio, credo che per l’ennesima volta a breve avrò sia l’uno che l’altro), non fatevi scappare questo libro!
In attesa dei prossimi (Oblivion II, cioè Onyx dal punto di vista di Daemon, è atteso entro i primi dieci giorni di luglio 2016, si vocifera il 6. QUI potete leggere un estratto in anteprima).

Sensualità:

2 cuori rosso

Recensione:

FirmaShi

Editing: FirmaClaudia

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