“Dean Evans è pessimo. Non solo è un diavolo in incognito che ruba regolarmente la crostata, ma vive anche nell’appartamento a fianco. Porta. A. Porta. Lo incontro di continuo. Alle cassette della posta. In ascensore. Ogni santa mattina. È sfiancante, perché è sfiancante lui. Ora, dopo aver dato fuoco al suo appartamento, è diventato il mio coinquilino ed è pessimo anche in quello. Non so cosa mi abbia preso per acconsentire a farlo stare da me. Pietà, forse? So solo che non cederò al suo fascino. Né a quel sorrisetto che ti bagna gli slip all’istante. Né alla sua arguzia. O a quel corpo su cui lavora tanto sodo. No. Non mi innamorerò di nulla di tutto ciò, tantomeno di lui. Il confine tra amore e odio sarà anche sottile, ma io so benissimo da quale parte stare.”
Diciamo che questo romance ha l’ironia in pagina, le battute taglienti dei protagonisti, il loro botta e risposta, le marachelle, quel ti odio urlato ai quattro venti, il semplice rubare una crostata alla fragola, la musica a tutto volume e quel loro essere vicini di casa e odiarsi, odiarsi senza un motivo.
Ma noi sappiamo che tra l’odio e l’amore, c’è un battito di cuore.
“Con me è al limite della maleducazione. Odiosa. Autoritaria. E la peggiore vicina di questo cazzo di mondo.”
Un principio di incendio nell’appartamento accanto, galeotta fu al musica sparata a palla, e un riposo alle armi: ospitarlo fin quando l’appartamento non risulterà nuovamente abitabile.
“Io ho una personalità luminosa. Sono un cazzo di raggio di sole. – Oh ne dubito fortemente. – E’ così che intendi parlarmi adesso? Alla persona che è stata così gentile da permetterti di vivere nel suo appartamento con un precedente per incendio doloso?”
Lei l’incarnazione di Lucifero. Lui cannella e cedro rosso.
Un bacio, un accordo, nessuna etichetta. “Un semplice passare il tempo, di alleviare lo stress.” Nessun legame. Semplici vicini di casa.
E tutto il palazzo aprirà le scommesse.
Lo consiglio? Lo stra consiglio, semplicemente fantastico.
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