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Si dice che gli alberi abbiano una propria voce e che la usino per sussurrare all’anima delle persone storie e misteri altrimenti perduti. Per questo, stagione dopo stagione, in un parco una voce misteriosa cerca risposte alle domande che ha nel cuore. Attraverso un dialogo segreto con una quercia secolare, la giovane voce esplorerà il legame profondo che unisce l’essere umano alla natura, scoprendo la connessione intima tra la vita dell’uomo e le leggende degli alberi.
Un racconto breve, ma intenso, ricco di messaggi saggi, davvero tanto belli.
Uno dei rapporti più belli: l’uomo e la natura, così simili, così in forte sintonia che alle volte ci dimentichiamo che alla natura dobbiamo tanto.
La storia parla proprio di questo rapporto intimo tra una giovane ragazza e una quercia dalle radici profonde.
Un rapporto in cui la ragazza ha più domande che risposte, e allora si confronta con la quercia che capisce subito che lei è speciale, dal semplice fatto che non solo lo vede ma lo sente. Sente il suo respiro, la sua voce, tant’è che gli insegna a canticchiare come gli umani, a capire perché alle volte l’uomo si comporta in un certo modo, che alle volte non lo sa nemmeno la ragazza il motivo di certi comportamenti.
Dall’altra parte, la ragazza gli chiede se soffre ogni anno quando cadono le foglie, se si sente solo, dopo tanti secoli.
La quercia regala risposte piene di sentimento sincero, di emozione pura, che a chiunque farebbe piacere ricevere.
Tratta temi importanti come l’amore, il sentirsi sbagliati, la non accettazione dei propri difetti come un dono speciale.
L’imperfezione è la nostra perfezione.
Amare donando senza voler nulla in cambio, amare incondizionatamente.
Questo è il fulcro di questo piccolo saggio piacevole.
VoStRa ZaRa
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