Recensione “Prince and assassin” di Tavia Lark

 

Whisper non ricorda il suo vero nome. Conosce solo la gilda degli assassini che lo ha cresciuto… e che lo controlla con la minaccia della magia del sangue. Tormentato dagli incubi, non può rifiutare nessun incarico, nemmeno quando non hanno alcun senso, come il suo ultimo lavoro:
Infiltrarsi alla corte del principe Julien, proteggerlo fino all’arrivo di un segnale e poi ucciderlo.
Julien nasconde le sue macchinazioni dietro una facciata sordida. Non si fida di nessuno oltre che dei suoi fratelli, e di certo diffida dell’affascinante e distaccato nuovo arrivato a corte. Ma non deve fidarsi dello sconosciuto per sentirsi attratto da lui, soprattutto dopo che l’uomo gli salva la vita.
Poi anche Julien salva Whisper, e la ritrosia di Whisper svanisce.
Sotto l’apparente edonismo di Julien c’è un calore a cui Whisper non riesce a resistere. Nessuno lo ha mai confortato prima. Nessuno si è mai preso cura di lui in quel modo. Ma l’amore potrebbe rovinarli entrambi.
Perché la missione di Whisper resta sempre la stessa, e il prezzo del fallimento è peggiore della morte.

 

 

Un Fantasy che prometteva bene dalla trama ma che non ha saputo catturarmi.

 

Whisper è stato cresciuto e addestrato nel “canile” come un assassino, è bravo nel suo lavoro, e questa dovrebbe essere la sua ultima missione; il suo obiettivo è il principe Julien, dovrà avvicinarsi, entrare nel suo entourage, proteggerlo da chi vuole eliminarlo ma, quando arriverà il segnale, sarà lui a doverlo levare di mezzo.

 

Il piano di infiltrarsi a corte fila fin troppo liscio, grazie alla sua capacità di comunicare con i gatti di fellrin la promozione arriva immediata, e qualche voce comincia a serpeggiare nei corridoi, il principe è ben conosciuto per entrare nel letto di chiunque ma con lui ci sarà qualcosa di più…

Julien è un principe un po’ sottovalutato ma la sua empatia lo fa avvicinare molto di più al suo popolo di qualunque altro reale.

 

A differenza degli altri incarichi come sicario, la vicinanza prolungata e la conoscenza con il suo obiettivo renderà la missione più problematica: una cosa è uccidere a sangue freddo qualcuno con cui non hai avuto alcun rapporto, un altro è eliminare qualcuno per cui senti crescere un’attrazione bruciante.

Mi dispiace dire che questo romanzo mi ha annoiato mortalmente, la trama ci sarebbe stata, ma la narrazione è stata tediosa e impersonale, non ho avuto il colpo di fulmine per i personaggi, solo un tiepido interesse e non sono riuscita a empatizzare con nessuno di loro. Ho letto recensioni entusiaste su questa nuova serie quindi il mio è un “no” fuori dal coro, ma proprio non sono riuscita a farmelo piacere. Anche le scene spicy non le ho trovate particolarmente coinvolgenti.

 

Anna

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