Un ragazzo cammina portando con sé una valigia lungo le strade innevate di una città tedesca. Non sa da dove viene, né dove sta andando. Sa solo che si è lasciato il passato alle spalle perché è gay, è diverso.
Sarà così che Eric intraprenderà un lungo viaggio alla scoperta di sé rivelando, tra incontri inaspettati e interrogativi senza risposta, l’essenza di una vita che è tutte le vite.
Un romanzo cosmopolita, visionario, oscuro ma anche luminoso, sulla ricerca dell’identità attraverso le molteplici tappe dell’esistenza umana.
Questo romanzo è stato una sorpresa e al contempo una fida. Mi spiego meglio. La partenza non è stata facile fra salti temporali, cambio di pov e di persona che parla, ma quando sono riuscita ad entrare in sintonia con la storia mi è esploso un mondo dentro.
Questa non è una storia comune ma un viaggio al centro dei sentimenti, un’introspezione a 360°. La narrazione è poetica, elegante pur nella sua semplicità, è ricca di particolari e di sfumature, l’autore è talmente bravo da far vivere al lettore non solo le emozioni più profonde, ma anche a vedere coi propri occhi tutto ciò che vede il protagonista nei suoi innumerevoli viaggi. Dalla magnificenza delle ambientazioni, allo squallore di alcune situazioni.
Questo è il viaggio di una vita, di un ragazzo che vive la propria omosessualità e la propria esistenza cercando la libertà e lo fa con una grandissima dignità, con la morte nel cuore, con atroci sofferenze, ma senza mai tirarsi indietro. E il suo viaggio lo porta lontano, a visitare città straniere a vivere una vita non sua, ma alla fine lo porta al punto di partenza. Da ragazzo a uomo, ha compiuto il suo viaggio e può guardarsi allo specchio senza rimpianti.
Uno splendido romanzo, intenso, commovente, profondo, da non perdere.
Consigliatissimo!!!
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