Paedyn Gray non è mai stata altro che un’Ordinaria. Eppure, da qualche tempo la sua vita è ben lontana dall’essere normale. Dopo essere sopravvissuta allo spietato Torneo di Epurazione, si è trasformata nella criminale più ricercata di tutto il regno di Ilya, colpevole di aver assassinato il re e sobillato la Resistenza. Se vuole sopravvivere, deve riuscire a sfuggire al principe di cui un tempo si era innamorata, determinato ora a darle una caccia spietata. Kai, infatti, ha giurato fedeltà a suo fratello Kitt, il nuovo re. Ha accettato di entrare nel micidiale corpo scelto degli Esecutori, promettendo di consegnare Paedyn alla giustizia. Ha così inizio un nuovo inseguimento tra preda e cacciatore, attraverso il mortale deserto Rovente e giù nelle profondità dell’ostile città di Dor. Kai è disposto a tutto pur di portare a termine la sua missione e Paedyn dovrà resistere al fascino magnetico che rischia di attrarla di nuovo tra le braccia del nemico. La battaglia tra dovere e desiderio non è mai stata più letale…
Non sono molti gli autori a tenermi sveglia fino alle prime luci dell’alba pur di continuare a divorare le loro storie, Lauren Roberts è sicuramente una di questi.
Questa giovane scrittrice ha la potenza di farmi esplodere il cuore con la profondità delle sue parole, rimanendo annientata e ansimante di fronte ai sentimenti che riesce a suscitare in me.
Se Powerless mi aveva entusiasmata e Powerful struggere, Reckless mi ha fatto trepidare.
Cosa ci si può aspettare da due persone che affrontano la realtà di essere l’una l’assassina del padre dell’altra? E nonostante tutto non riuscire a soffocare quel sentimento che li ha fatti palpitare?
“Ed è terrificante. Terrificante sapere tutte le cose terribili che ha fatto e desiderarla ancora nonostante tutto”
Kai e Pae non sono i fidanzatini di Peynet, non esitano a ferirsi, lacerarsi, gridarsi contro quanto si odino, ma proprio da due caratteri così febbrili non ci si può aspettare altro che covi sotto le braci un sentimento impetuoso.
“Voglio che mi combatta. Voglio che bruci per me, anche se d’odio”
Una caccia all’assassina del Re che l’Esecutore dovrà portare a termine, la prima missione che Kitt, il nuovo sovrano, affiderà a suo fratello.
Un viaggio in terre lontane per stanare la Salvatrice Argentata, colei che è passata dalle stelle alle stalle, col suo ritratto affisso su ogni muro di ogni terra, costretta a nascondersi e trovare espedienti per sopravvivere. Paedyn è abituata alla fame, alle ferite, al dover lottare; come una blatta riesce sempre a cavarsela in ogni situazione, ma la determinazione di Kai è più forte e si ritroveranno nuovamente faccia a faccia ad affrontare i nuovi sentimenti che si mescoleranno a quelli che li avevano uniti, nemici che si illudono di dover fingere un sentimento che li annienta per davvero.
“Sulla catena invisibile tra noi ora grava il peso del nostro passato, del nostro presente, del nostro futuro…”
È stata una lettura diversa dalle altre due, ammiro l’autrice per essere riuscita a cambiare mood ad ogni episodio, i personaggi sono gli stessi ma cambiano le situazioni e noi osserveremo questi giovani lottare per comprendere fino in fondo cosa si agita nel loro animo.
“Odiarlo era più facile che odiare me stessa per il fatto di desiderarlo”
Un viaggio in mezzo a vicissitudini che metterà a dura prova i pregiudizi di entrambi, confessioni a cuore aperto che li porterà a ritrovarsi solo come Kai e Pae, in una terra senza poteri dai quali l’Esecutore possa attingere, un luogo neutrale.
“Ma qui, lei non è nessuno. Qui, io non sono niente. Qui, siamo nell’oblio”
Narrazione dal triplo pov di Kai, Pae e anche di Kitt che si ritroverà sopraffatto dal nuovo ruolo di sovrano e dai sentimenti contrastanti che anche lui prova per la traditrice.
Un colpo di scena finale, che però avevo messo in conto fra i vari scenari, spalanca le porte al nuovo episodio che ci attendere impazienti.
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