Samantha viene ricoverata alla Clinica Nardelli per controlli medici. Qui fa la conoscenza di Alina, una bimba che fa parte di un gruppo di ragazzini di Chernobyl che si trovano in Italia per un soggiorno terapeutico. Una sera, dopo che la piccola ha ricevuto una strana visita, Samantha si convince che la presenza della bambina nella clinica celi un segreto, soprattutto perché Olga, l’interprete, sembra comportarsi in modo sospetto. La ragazza, da sempre appassionata di intrighi e misteri, è determinata a scoprire la verità ma qualcuno tenta di ostacolare le sue indagini. Diverse persone hanno qualcosa da nascondere. Con molta astuzia, stratagemmi e alcuni sotterfugi, la giovane detective riuscirà ancora una volta a dipanare la matassa.
Così semplice e scorrevole che rende la lettura adatta a qualsiasi età.
Mi sono divertita a stare dietro alla curiosità di Samantha, mi ricorda molto me stessa, e la voglia di scoprire, indagare e vedere segreti, intrighi e sotterfugi ovunque.
Mette insieme una squadra di investigatori, adescando anche gente adulta e con i suoi mille interrogativi fa scatenare la curiosità in tutti.
“Ho pensato di indagare a modo mio, ho già in mente come agire.”
Lei e la sua ossessione di indagare.
Chi è Alina? E perchè verrà ricoverata a Ivrea mentre i suoi compagni si trovavano tutti a Torino?
Una Sherlock Holmes in azione, con determinazione e furbizia riuscirà a scoprire qualcosa di intrigante e importante.
Mi sono proprio divertita e sono ritornata bambina.
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