Da piccolo i giochi preferiti di Citrullone non sono il trenino o le macchinine ma giocare al dottore con tutte le bambine del quartiere, sperando di carpire qualche bacio. Crescendo capisce che non è fatto per una sola bambina: così diventa un rubacuori di periferia, raccontando a tutte la stessa favola dell’uomo innamorato, tra promesse di notti piccanti e un amore per sempre. E dopo averne passate di grasse e di magre, si domanda: quante possibilità esistono per un filibustiere dongiovanni, bugiardo fino all’osso, di trovare una “santa” che lo possa redimere? Ecco la parodia moderna di messer Citrullone, il quale, nella patria decadente dei mille Casanova, da ingenuo ragazzo sognatore dei giorni nostri sogna l’amore “contundente e non solo plutonico”. Attraverso inverosimili avventure amorose e numerosi inganni perpetrati dalla perfida Curvona Sgraffignona, sembra trovare pace con la nobilnonna Eli Puzzapiedi, zitella stagionata de borgata, che, grazie al suo proverbiale olezzo, circuisce il nostro eroe fino a trasformarlo nel marito che nessuna vorrebbe.
Questo divertentissimo romanzo mi ha fatto tornare indietro nel tempo. L’ironia dell’autore, il suo storpiare le parole per far ridere, la grande autoironia mi hanno ricordato due compagni delle superiori che ci facevano sbellicare dal ridere allo stesso modo.
Ho detto che il romanzo è divertente ma in realtà nasconde una storia difficile e a tratti molto triste, è una sorta di autobiografia della voce narrante, tale Citrullone, dalla sua nascita ai giorni nostri. La scuola, i primi flirt, Curvona la compagna e madre, la delusione che questa gli provoca nel trattarlo non come uomo, marito, amante ma come un portafoglio, e poi la rinascita con una nuova compagna, non perfetta ma che finalmente lo vede come persona.
Ecco che le vicende della vita spesso non fanno ridere ma il protagonista si crea uno scudo con l’ironia che lo rende quasi invincibile alle provocazioni, alla meschinità dei familiari, all’aridità dei sentimenti altrui.
Mi è piaciuto molto proprio per lo stile della scrittura che attraverso il sorriso mi è arrivato al cuore, mi ha saputo emozionare. Sarà che, senza essere così burlona, anch’io preferisco sdrammatizzare piuttosto che arrabbiarmi e gettare veleno sugli altri, e quindi ho saputo cogliere la chiave per leggere queste pagine.
Consigliatissimo!!!
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