Miro Jones sta vivendo la vita dei suoi sogni: ha un lavoro appassionante e gratificante come vicesceriffo federale, una bella casa alla periferia di Chicago, una splendida famiglia adottiva e soprattutto ha l’uomo che ha catturato il suo cuore, Ian Doyle. Il problema è che Ian non è solo uno sceriffo: è anche un soldato, e questo lo costringe ad assentarsi spesso e all’improvviso, gettando così un’ombra su quella che per Miro potrebbe essere una vita perfetta.
Senza Ian, la casa e il lavoro non sono gli stessi, e Miro deve fronteggiare le sue paure da solo: mantenere la calma in ufficio, sopravvivere a minacce provenienti dal passato e andare avanti tutti i giorni senza la presenza rassicurante di Ian al suo fianco. La sua vita sembra essere a un punto morto, e forse per sbloccarla dovrà prendere una decisione drastica. Ma cosa comporterebbe quello per lui e Ian? Le scelte che si prospettano a Miro sono difficili, ma a volte l’unico modo per trovare scampo non è sciogliere il nodo, ma tagliarlo.
Purtroppo mancandomi i volumi precedenti della serie i due protagonisti sono nuovi per me, non sono riuscita a metterli ben a fuoco e a capirne il carattere (e il loro passato del tutto assente).
Devo recuperare! Quindi dò la sufficienza a malincuore, perchè non posso “disprezzare” un libro solo per una mia mancanza.
I casi da risolvere dei due protagonisti sono molteplici, alcuni abbastanza surreali, ma non toglie il gusto alla lettura.
L’adrenalina è la vera protagonista, l’amore (almeno in questo volume) passa in secondo piano inizialmente, lasciando spazio al lavoro di indagine e cattura del killer.
Molti i pensieri dei protagonisti e per certi versi si presenta un romanzo in parte introspettivo.
La scrittura è scorrevolissima e il libro si lascia leggere in un batter d’occhio.
Ottimi gli attimi di suspense e l’angoscia del dubbio e delle situazioni di pericolo.
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