Recensione “Soprattutto con te” di Mia Sheridan

 

Crystal ha imparato che l’amore porta solo dolore, e che non provare nulla è decisamente più sicuro che rischiare di essere feriti ancora una volta. Così le ha insegnato la vita, suo malgrado. Per questo ha messo tra lei e il mondo una barriera per proteggersi dalle delusioni. In fondo, un cuore indurito è meglio di un cuore straziato.

Quando però entra nella sua vita Gabriel Dalton, un uomo dal passato tormentato, Crystal ne è affascinata, e crede di scorgere in lui qualcosa di buono. Un giorno alla volta, la gentilezza e le attenzioni di Gabriel sgretolano ogni sua difesa, mettendo in discussione le sue convinzioni più profonde.

Crystal e Gabriel non credevano che quella stessa vita che li aveva privati di tutto potesse offrire loro un dono così potente e inaspettato come l’amore. Ma l’amore non sempre basta, ed ecco che devono affrontare un’altra grande sfida: i sentimenti che provano l’uno per l’altra saranno abbastanza forti per resistere ai fantasmi del passato?

 

Non è tempo di bilanci ma questo libro è uno di quelli che mi è entrato dentro, spinto così in fondo che sono crollata e riemersa da una vastità di emozioni contrastanti. Avevo dentro tanto odio da esplodere, ma anche amore da donare, ricordi che mi spingevano verso il basso e la speranza in un futuro ben diverso.

I protagonisti sono così rotti e spezzati che rischi di infrangerti anche tu come un bicchiere di cristallo nelle mani di un bambino.

Ho sofferto nell’anima, ho pianto chissà quante lacrime, ho amato così tanto da star male.

L’ho adorato, dai personaggi all’autrice, che è stata in grado di concedermi questo dono incommensurabile.

Tutto nasce e inizia così “Puoi aiutarmi a fare pratica a essere toccato da una donna. A sentirmi a mio agio con qualcuno nel mio spazio personale”, chiederlo proprio a lei, colei che ha sempre subito violenza anziché amore, colei che in uno schiaffo trova la carezza di cui ha bisogno, che in una violenza ha desiderato e immaginato amore.

Due anime così diverse, eppure così simili nel loro passato.

C’è tanta violenza non detta, tanti ricordi che fanno male, una stanza e delle sbarre che mettono la distanza dal mondo esterno.

Avere bisogno di una persona capace di rimettere insieme i pezzi rotti dell’anima.

Sono personaggi danneggiati, spezzati, vittime, contraddistinti da etichette di dolore che hanno messo fine ai loro sogni.

Arrendersi? Mai. Sperare? Ogni giorno della propria vita.

Perché la vita va vissuta nella gioia e nel dolore, ed è in quel dolore che si deve trovare la forza di creare qualcosa di meraviglioso, riuscire a mettere un pezzo alla volta per ricreare un’anima ancora più brillante.

Sperare.

Amare.

Vivere.

Creare un geode… un arcobaleno capace di brillare sotto la pioggia.

Eh sì… perché anche la pioggia crea i suoi colori e se il cielo piange e dona il suo arcobaleno, anche le nostre lacrime riusciranno a creare qualcosa di meraviglioso e sfavillante.

Amare per iniziare a guarire e trovare la pace.

Vivere i propri desideri per poterli elaborare. “La gratitudine serve a rendere il processo sopportabile.”

Crollare per rialzarsi.

Amare è saper aspettare e… ritornare.

 

 

Anna

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