“Voglio la luce nei miei giorni bui.
Voglio l’amore nei miei giorni di dolore. Voglio Nicholas in tutti i miei giorni.”
“FOLLIA. DOLORE. OSCURITÀ. TUTTO MI PORTA DA LUI.”
Lui è oscurità. Lei è dolore. Insieme sono follia.
Quanto conta il passato di qualcuno che è costretto a ballare in un night club quando l’amore arriva nella sua vita? E quanto pesante può essere il fardello di qualcuno se c’è la morte di mezzo?
Quando, per una stupida punizione, Kristen dovrà rimanere nella dépendance della confraternita di Nicholas, ogni pezzo di ciò che erano prima d’incontrarsi, finirà per trovare il proprio posto.
A volte, però, alcuni puzzle restano incompiuti. Ad alcuni, sembra che manchi sempre un pezzo. Kristen e Nicholas saranno in grado di riempire quel posto vuoto?
La storia pecca un po’, le carte vengono svelate fin da subito e l’inizio anziché lento sembra una corsa per la fine.
I protagonisti sembrano messi lì per caso, lei vittima di abusi che si riprende velocemente, lui testimone dell’abuso che non reagisce, diciamo che l’inizio mi ha fatto storcere il naso, ma a metà storia sembra riprendersi e da lì alla fine diventa una piacevole lettura.
“Io credo di essermi innamorata. – Un bel problema.”
La scrittura è abbastanza lineare e semplice, e facilita la lettura di una storia che apparentemente sembra semplice ma che nasconde molto più di quel che si pensa.
I due protagonisti spezzati e distrutti tra abbandoni e lutti, cercano la redenzione insieme e insieme giungono all’epilogo.
Le sofferenze non mancheranno, dubbi, malintesi e amori passati fanno da ostacolo.
“Se solo potessi tornare indietro, non ti farei entrare nella mia vita. Non rifarei lo stesso sbaglio. Vattene via…”
“Ti amo. – ti odio. – E’ buffo. Io ti amo e tu mi odi.”
L’epilogo mi è piaciuto molto, tutto in ordine, tutto perfetto.
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