Willa Sharp non ha nulla, nemmeno i ricordi. E i ricordi, si sa, sono l’unica cosa che ci garantisce delle vere radici. Cresciuta in orfanotrofio per la maggior parte della sua vita e ormai prossima ai 18 anni, sta per essere catapultata nel mondo reale senza nemmeno un maledetto paracadute. Ha solo una certezza, un indirizzo da raggiungere e una porta a cui bussare, ma quando si ritroverà a farlo, quello che ci sarà all’interno di quella casa enorme e dall’aspetto tutt’altro che modesto, le confonderà ancora di più le idee.
E, come se non bastasse, si ritrova inspiegabilmente di nuovo faccia a faccia con qualcuno che ha condiviso quello stesso orfanotrofio con lei e che le ha reso la vita impossibile.
Rowan Main è sempre stato la spina nel fianco di Willa, eppure, quando ha lasciato il St. Patrick due anni prima di lei, qualcosa dentro al suo petto ha smesso di funzionare nel modo giusto.
Ma Willa ora non può pensarci, lei è lì per scoprire qualcosa sul suo passato e sulle sue radici, ammesso che ne abbia ancora qualcuna, non può di certo pensare a tutte le cose sbagliate che si agitano nel suo stomaco quando incontra gli occhi di Rowan.
Ma se lui fosse l’unico davvero in grado di mettere in ordine tutti i frammenti confusi che abitano la testa di Willa? E se questa nuova vicinanza forzata rischiasse di far bruciare il cuore di entrambi?
Perché ci sono ferite che nascono dal fuoco e che nel fuoco devono rimanere. E poi ci sono cicatrici che non arricchiscono l’anima, ma che la tormentano, fino a renderla cenere.
Ma l’amore, allora? L’amore cosa c’entra con tutto questo inferno? Possono due cuori incontrarsi ancora prima di conoscersi davvero?
Uno di quei libri che ti entrano dentro e che lasciarli andare diventa difficile.
L’ho amato nel vero senso della parola.
Ho amato il protagonista maschile che tra rabbia e dolore riuscirà a far tornare i ricordi, il suo senso di protezione assoluto, il suo amore immenso e infinito.
“Certi cuori si trovano ancora prima di incontrarsi, e si ritrovano dopo essersi persi. A qualsiasi costo.”
Ho ancora le lacrime agli occhi, il mio cuore ha provato un’altalena di emozioni, io sono stata scossa dai singhiozzi per gran parte del tempo, sperando assieme a Rowan nel potere dell’amore e di quei ricordi sbiaditi e dimenticati.
Willa ha rimosso i suoi ricordi di bambina, un bambino dagli occhi grigi che tormenta le sue notti a cui non sa dare un volto è solo un ricordo sbiadito, uno dei tanti che la sua testa mette in circolo per creare ancora più confusione.
“Tutto quello che so è che sono stata abbandonata davanti a St. Patrick quando ero ancora molto piccola.”
“Willa non mi aveva dimenticato sul serio.”
Rowan si struggerà per questo e starà anni dietro a quella chioma rossa per cercare di ri-creare i loro ricordi.
“Niente brucia più della consapevolezza che, mentre io conservo tutto di noi, tu non ricordi assolutamente nulla. Nulla è paragonabile all’inferno come il senso di vuoto che avverto… A me fa male ogni volta che mi guardi e non ti ricordi chi sono.”
Piangeremo mentre vedremo Rowan scrivere “Le memorie del cuore” o quando Willa cercherà di ricordare quel volto dagli occhi grigi, o ancora
“Guardo sempre il cielo perché è lassù che i nostri sogni rimangono sospesi. Qualcuno prima o poi li lascerà cadere per noi, facendoli avverare.”
Ho sentito il fuoco bruciarmi, e i ricordi farmi male, ho cercato di riempire gli spazi vuoti mettendo ancora più amore, ma Rowan mi ha lasciato inerme senza più niente da dare.
Il cuore ha memoria, e come in tutte la fiabe il principe azzurro ha aspettato la sua principessa, riscrivendo la loro storia.
Sarà il mio libro del mese, così toccante e con emozioni tali da non riuscire a descriverle.
“Perdendo te avrei perso tutto, anche me stesso.”
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