“Storie di un ragazzo in divisa” è una raccolta di racconti, frutto di fantasia mista a ricordi sbiaditi dal tempo, ispirata ai quarantuno anni di carriera di Maurizio, agente della Polizia Locale di Roma. Sogno e realtà si fondono e, mano nella mano, attraversano la città eterna. E così, turni di lavoro e colleghi sempre diversi si susseguono in un arcobaleno di peccati veniali ed episodi esilaranti. Non mancano, infine, le considerazioni dell’autore su una professione spesso demonizzata dai cittadini, ma svolta quotidianamente con passione e dedizione dagli agenti. Perché “amiamo la nostra città. Quando Roma chiama noi ci siamo, ci rimbocchiamo le maniche e non ci risparmiamo… mai”.
Si parte dalla realtà dei fatti, indagini e situazioni reali che Maurizio vive nella sua carriera nella Polizia locale, fino a confondersi con la fantasia; situazioni assurde senza una spiegazione logica, il quotidiano che diventa fantasia.
“Ricordi, riflessioni di quel che poteva essere e non è stato, sogni. Un viaggio con molte fermate durato quarantuno anni. Tante altre cose sono accadute o forse le ho immaginate, o semplicemente non ne voglio parlare.”
Ci divertiremo ad affrontare le situazioni ambigue di Maurizio, Roma e i suoi stereotipi, episodi fuori dal normale e tutto un veloce susseguirsi di anni di carriera, in un libro facile e veloce da leggere.
Le riflessioni di Maurizio e i suoi pensieri arricchiscono il romanzo come la sua insolita descrizione della settimana, fantastica: “Ad ascoltarlo anche mercoledì, sempre equilibrato, non si sbilanciava mai, sempre nel mezzo, sempre pacato nei suoi commenti, non si schierava mai. Probabilmente sarebbe finito nel girone degli ignavi”.
In conclusione? Ho apprezzato molto il libro e sinceramente ho trascorso quelle poche ore a divertirmi e a immaginare questo strambo poliziotto a Roma.
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