Rayden Wade è la quintessenza della perfezione. Occhi pieni di demoni, tatuaggi sulla pelle e giacca da chef sempre addosso, gli basta uno sguardo per far tremare chiunque. E fa tremare anche Avery, fin dal loro primo incontro. Diciotto anni appena e troppe cicatrici da nascondere, Avery è alla disperata ricerca di un impiego, e non crede alla sua fortuna quando si apre una posizione nel ristorante dei suoi sogni. Non è la candidata ideale per quel ruolo, eppure, quando entra nella sua cucina, qualcosa spinge Rayden a darle una possibilità, rendendola così del tutto off-limits. Ma mantenere le distanze sembra impossibile. Ogni volta che Avery sorride, infatti, lui riesce a dimenticare l’oscurità che lo perseguita. E, ogni volta che Rayden la sfiora, lei riesce a lasciar andare il dolore che si porta dentro. Avery sa che non dovrebbe desiderarlo. Proprio come sa che, se lui scoprisse cosa nasconde, non la guarderebbe più allo stesso modo. Ma non è l’unica ad avere dei segreti, e quelli di Rayden sono molto più pericolosi dei suoi. Un bravo chef dovrebbe saper domare il fuoco, ma quello che tormenta Rayden lo sta consumando. E se Avery non può salvarlo dalle fiamme… brucerà con lui.
Un amore in cucina tra i fornelli e il mio cuore ha perso un battito, anzi, forse un po’ di più.
Dieci anni di differenza non sono pochi, mille cicatrici a dividerli: lui lo chef stellato, lei una semplice cameriera.
Tutto rema contro il loro avvicinamento, eppure in quel locale l’atmosfera cambia al loro ingresso, ogni loro sguardo è puro incendio, ogni tocco un sogno ad occhi aperti.
Mi sono innamorata di Rayden al primo sguardo, mi ha catturato con le sue prodezze in cucina e i suoi demoni da sconfiggere sono diventati un po’ anche miei.
“Ti bruci. – Ma se continui a bruciarti, alla fine di abitui. E il calore non ti fa più male… Io voglio bruciarmi.”
Avery è l’ottimismo fatto persona, un uragano pronto a travolgerti con il suo sorriso sulle labbra.
Io ho sognato la Cenerentola e il suo chef ed è stato un sogno che mi ha fatto brillare gli occhi e innamorare di quei mille colori nel cielo.
Loro sono il mio personale fuoco d’artificio, opposti e meravigliosi.
“Distanti come il tramonto e l’alba. Lei, così luminosa e piena di vita. Io, così oscuro e pieno solo di altra oscurità. Lei così dolce e innocente. Io, così freddo e violento.”
Ci sono tanti pezzi da ricomporre, troppe cose da dire in un romanzo che non è solo cucina, c’è un mondo nascosto dentro, con mille sfumature di colore, bisogna solo scoprirlo.
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