Nell’atmosfera magica di Dublino, dove la musica domina e gli antichi palazzi medioevali convivono con gli innumerevoli e coloratissimi pub, ci sono due cuori, due anime perse, che vagano tra i ciottoli in mezzo agli artisti di strada, trascinando un vuoto interiore, fatto di domande a cui non riescono a dare risposta. Il loro habitat naturale è la notte, quando le luci della città si spengono e il buio nasconde ogni imperfezione. L’inferno dantesco della routine giornaliera diventa il loro giardino zen. E il cuore, che nella desolazione rallenta il ritmo fino a non sentire più nulla, ritorna finalmente a battere. Per stupore, per commozione, per gioia, fino a quando sentire diventa la vera salvezza.
È una storia d’amore? È una storia di riscatto? È semplicemente una storia
Un romanzo breve ma intenso che ci racconta una storia, la storia di Carol e Ryan, ma anche la storia di ognuno di noi, che ci aggiriamo nel mondo nascondendo le nostre cicatrici e cercando di sopravvivere e, se ci riusciamo, di vivere.
Carol e Ryan sono due anime sole e sconfitte dagli eventi della vita, duri e a volte drammatici. Vivono, lavorano, hanno amici eppure sono chiusi in sé stessi.
Carol ha vissuto una tragica esperienza che ancora la segna e le impedisce di essere libera. Ma poi sera dopo sera una voce alla radio la scuote nel profondo. Non è solo per il timbro vocale ma anche per le cose che dice nella sua rubrica, per come affronta i problemi degli altri, con rispetto e delicatezza dando sempre un consiglio che infonde speranza. Quando però Carol incontra quella voce nella sua realtà non la riconosce anzi ci si scontra perché anche lui è chiuso e nascosto per non soffrire ancora. Ma il destino li provoca e gioca con loro più e più volte finché entrambi non si fermeranno per guardare meglio negli occhi l’altro e ascoltarsi e ancora riconoscersi.
Molto bello, introspettivo, delicato, che tocca il cuore.
Consigliatissimo!!!
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