Recensione “Tre” di E.S. Carter

 

 

Sono un figlio.Sono un fratello.Sono un artista.Sono uno studente.Sono il suo studente. È stata la mia prima infatuazione, il mio primo vero bacio, il mio primo… cuore spezzato.Le ho dato tutto, incluso il mio corpo, e le avrei dato anche di più. Le ho rivelato il mio amore, lei mi ha detto che il suo cuore era di qualcun altro, che non c’era spazio per me. Non avremmo mai potuto stare assieme. Ciò che avevamo era sbagliato. Ma a me non sembrava sbagliato. Il dolore più grande è un amore che non puoi avere. Dura più a lungo, ferisce più in profondità ed è più forte. È un amore imperfetto; un circolo sfigurato che non si conclude mai. Non puoi controllarlo; è semplice come sbattere le ciglia e, proprio come sbattere le ciglia, più provi a fermarlo, più il dolore ti consuma.

Un numero, il numero perfetto per eccellenza: tre! Il numero dei protagonisti coinvolti in questa storia particolare. Liam Fox-William, rampollo di una famiglia benestante, Cari Pritchard, sua insegnante del corso di arte e la piccola sorella di Cari, Seren, bimba di otto anni affetta da autismo. Un triangolo particolare, qualcosa a cui non siamo abituati ma che coinvolge già dal principio della lettura. Alla base di questa storia c’è un amore grande e un sacrificio immenso. Il sentimento di Liam totale, fatto di devozione e fedeltà; di contro c’è il sacrificio di Cari che allontana quel ragazzo più giovane, per non caricarlo di una responsabilità che, secondo lei, non si merita. Ma quando l’amore è davvero forte, dopo giri immensi tornerà sempre al punto di partenza.

 

Non conoscevo quest’autrice, mi sono lasciata intrigare dalla cover e dalla sinossi…e ho fatto bene. È una trama intensa, dove i sentimenti vengono analizzati minuziosamente, soprattutto quelli di Liam, ormai divenuto uomo e non più ragazzo, come quando la loro storia è iniziata. Appena maggiorenne riesce a sedurre la sua insegnante di arte, Cari, una donna minuta ma affascinante che si porta sulle spalle un bagaglio ingombrante: la morte dei suoi genitori a poca distanza l’uno dall’altra e una sorellina dipendente in tutto e per tutto da lei. La nostra protagonista preferisce tenerlo all’oscuro di tutto e per l’amore immenso che nutre nei suoi confronti lo allontana con delle bugie che gli spezzano il cuore. Lo troviamo che cerca disperatamente di tenere insieme i cocci, ma lo fa arrancando e quando torna nel Regno Unito per il matrimonio di suo fratello Jake, si imbatte nuovamente in Cari che, questa volta, è decisa a dargli una spiegazione. Tutto si fa chiaro per Liam, e sceglie di combattere per lei e contro di lei: sì perché il nemico più efferato è proprio la coscienza di Cari. La figura di Liam è caratterizzata alla perfezione: un ragazzo poco più che ventenne che per amore si gioca il tutto per tutto. Dolce, determinato, ma anche risoluto e passionale, con la sua calma sa trovare una soluzione a tutto. Cari è forte perché la vita non è stata clemente con lei, ma quando è al cospetto del suo uomo, questa forza si sgretola, lasciando spazio alla paura di non essere abbastanza. Mi ha fatto molta tenerezza nel corso della lettura, e, in alcuni passaggi avrei voluto abbracciarla.

“«Non capisci? Sento ciò che senti anche tu. Se a te ho dato libertà. A me è sembrato che tu mi stessi dando il mondo intero. Se tu eri dipendente da me, io lo ero altrettanto da te. Questo è l’amore, Cari. È rendere migliore la vita di qualcuno semplicemente facendone parte. È dare a qualcuno il mondo senza nemmeno accorgersene. Non è egoista volersi aggrappare a una cosa simile, soprattutto quando l’altra persona prova le stesse cose. È giusto. È così giusto che il resto sembra sbagliato. La vita è sbagliata senza di te e mi rifiuto di continuare a sentirmi così. Non c’è nulla…nulla che ci ostacoli. Spero che tu possa vederlo ora, e se non puoi farò tutto ciò che è in mio potere per convincerti, perché l’amore è anche arrendersi, e quando si tratta di te mi rifiuto di arrendermi. Quindi la domanda è: mi ami? Perché ti ho appena detto quanto ti amo.»”

 

Dicevamo che è una storia intensa, ma è anche esilarante, perché la famiglia di Liam è davvero singolare. A partire dalla madre, che ha dovuto tenere testa a cinque uomini e si amalgama con loro anche per quel che riguarda il linguaggio e la tematica nel campo della sfera intima. Leggendo i loro dialoghi avrei voluto davvero essere con loro intorno ad un tavolo e godermi la scena dal vivo. Tutto questo perché il metodo di scrittura ti coinvolge e ti catapulta nella storia. Un plauso va anche alla scelta di inserire personaggi secondari che risultano poi fondamentali per la trama: Isaac, il fratello di Liam, del quale spero sentiremo parlare presto; H, amico di famiglia dei Fox, esilarante e irresistibile; Laura-Nel, amica di Cari e unica persona alla quale può chiedere aiuto…e ho come il sospetto che la sua vita si intreccerà con quella di qualcun altro, presente in questa storia. Quindi sì, direi che questo libro è promosso.

Alla prossima!

BARBARA M

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