In un futuro in cui l’umanità si è trasformata in una società interstellare, il mondo brulica di spie e traditori che cospirano per impossessarsi del Nerva. Anna è l’ultima di una dinastia che da sempre lo controlla spostandosi da ben due decenni, insieme alla sua famiglia, da un sistema solare all’altro all’interno del Circolo Galattico Definito. Ma nascondersi è praticamente impossibile. All’ennesimo tentativo di proteggere il Nerva da Goran, il leader dei ribelli, Anna è costretta a rifugiarsi all’Accademia sotto falsa identità. Con il suo spirito inadatto al rigore militare, si ritrova ben presto nel mirino delle pressanti attenzioni del tenente più scontroso ed enigmatico, Seneca Graves, e lei stessa non riesce a ignorare il piacere che le provoca sfidarlo. Ma gli eventi precipitano e l’Accademia può aspettare. Ora c’è in ballo una sfida più grande di lei e Anna sarà costretta a scendere a patti con il suo passato per scoprire una verità ancora più scomoda… Un’avventura nello spazio siderale, una storia di amicizia e rispetto, ma anche di inganni e falsità, dove la verità rischia di essere manipolata e l’unica via per la sopravvivenza è seguire l’istinto, anche a costo di rimetterci la vita.
Ho avuto la fortuna di vedermi arrivare a casa la copia cartacea di una trilogia che non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto e non posso che ringraziare Fanucci Editore per la copia e la bravissima autrice Charlotte J. Bright per avermi permesso di entrare così tanto all’interno della sua storia.
Partiamo dall’inizio: veniamo catapultati da subito nel mondo futuristico del Circolo Galattico Definito, e facciamo conoscenza con la protagonista, Anna Drake, l’ultima in possesso del Nerva.
Costretta sin da bambina a fuggire e a tenere nascosto il suo “talento”, si ritrova a doversi nascondere per l’ennesima volta, per non dare modo a Goran, un pazzo con estreme manie di grandezza, di prendere possesso del Nerva e usarlo per distruggere il mondo così come lo si conosce.
Nel corso del primo romanzo Anna viene costretta da suo zio Nemesianus a nascondersi alla luce del giorno, all’Accademia, un luogo in cui dovrà continuare a nascondere la vera se stessa. Per la prima volta in vita sua Anna conosce la vera amicizia, una che spera di non perdere di nuovo, grazie a Quintilla. Questo è uno di quei personaggi così ben costruiti da vederlo realmente davanti agli occhi. Altra novità nella vita della protagonista sarà il tenente Seneca Graves, il personaggio più controverso della storia, con una maschera molto ben costruita e dietro cui solo Anna riuscirà a vedere. Le scintille tra i due sono percepibili sin da subito, e volano alte fino alla fine… Per entrambi sarà una durissima lotta a lasciarsi andare, a imparare a vedere molto al di là di quello che gli occhi vogliono vedere e il cuore è in grado di capire. Tante sono le verità che entrambi nascondono e quando l’altro le scoprirà, sarà estremamente difficile da digerire e perdonare…
Seneca è un personaggio che ho davvero molto apprezzato perché complesso e ben costruito. Uno di quelli che non riesce a svelarsi neanche da solo, ma che ha sempre tutto sotto controllo, tranne l’amore.
Il passaggio tra il primo e il secondo libro è un bel cliffhanger che ci lascerà nel dubbio per diverso tempo.
Nel secondo volume Anna subisce un cambiamento, inizia a percepire qualcosa che la porterà a riceve informazioni inattese e vaghe da un personaggio decisamente inaspettato ma che metterà le basi per il resto della storia. Anna deve tornare sulla Terra e trovare una scintilla… che sia Seneca la scintilla? O quello che c’è tra loro? O tutt’altro? Lo scopriremo solo alla fine della trilogia, ma varrà decisamente la pena aspettare. Quello che continueremo a chiederci in questo secondo libro è se Seneca è o no un traditore. Nonostante sia chiaro a tutti tranne che ad Anna che lui è innamorato di lei, basterà questo a farlo tornare da lei? Basterà l’amore a far sì che Seneca si lasci davvero andare?
I genitori di Anna mi hanno sempre confusa. Non ho mai capito fino alla fine la loro funzione nel romanzo. Sono molto poco presenti e non so se è voluto o meno, ho sempre avuto il dubbio che non fossero dalla parte di Anna.
Nell’ultimo volume affrontiamo finalmente la guerra contro Goran. Capiamo finalmente chi è dalla parte di Anna, chi vuole proteggere davvero il Circolo, e chi è con Goran. Non mancheranno le sorprese, le delusioni e le riconferme.
Goran è un altro personaggio davvero molto complesso, a cui si accenna molto ma di cui si parla poco. Nonostante questo, capiamo bene chi è anche attraverso gli occhi degli altri.
Per tutta la trilogia l’autrice mantiene sempre altissima l’attenzione del lettore, non dà scampo né tempo di perdere il filo perché ne succede una dietro l’altra, conosciamo un personaggio dietro l’altro, ma il modo in cui scrive ci permette di avvolgerci tra le sue trame e viaggiare e combattere con loro.
È stato bello vedere Anna crescere e maturare, anche grazie alla presenza di altri personaggi che le hanno insegnato cosa vuol dire restare. Abituata a doversi guardare sempre le spalle, non sa come si fa a fidarsi delle persone che non fanno parte della sua famiglia di origine, non sa come si fa ad essere accettata per chi è e per cosa è. È difficile imparare, ma non impossibile.
“«Fai parte di questa famiglia, ormai. Qualunque sia il tuo nome, qualunque cosa tu sia. E in questa famiglia ci preoccupiamo, qualche volta litighiamo. Ma ci guardiamo le spalle l’un l’altro. Sempre.»
Anna tornò a guardarla. E prima che potesse replicare, Nathaira la strinse in un abbraccio. Quel gesto le parlò. Le disse che non aveva capito niente, che il perdono era un valore e che a ogni problema si poteva sempre trovare una soluzione.”
La speranza è ciò che ha fatto girare tutto il romanzo, a partire dagli stralci del Compendio della Terra. La speranza di un futuro senza pazzi distruttori, di nuove possibilità, di salvezza, di libertà…
Dire che è bello è decisamente riduttivo. Questa trilogia è spettacolare! Da leggere assolutamente!
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