Sin da quando avevo posato gli occhi su Liam per la prima volta, avevo capito che era proprio ciò che desideravo. Non per tutta la vita. Solo per una notte.
Ma per quanto fossi certa che una notte insieme sarebbe bastata a scombussolare l’esistenza a entrambi, lui era altrettanto certo che io e lui fossimo una pessima idea.
Finché non ebbe bisogno di me.
Una settimana, una relazione finta e in più un’offerta che non potevo rifiutare. I nomignoli? Fasullissimi. I dettagli della nostra travolgente storia d’amore? Inventati di sana pianta. Il modo in cui mi baciava? Quello sembrava fin troppo reale.
Quella messinscena con Liam era fin troppo facile, proprio come dimenticarmi perché ero lì. Avevo solo due compiti. Convincere tutti quanti che eravamo innamorati e convincere me stessa che non lo eravamo. Ma non era così semplice. Lui mi faceva dimenticare con troppa facilità che in pratica mi pagava per fargli da fidanzata. Mi faceva dimenticare con troppa facilità che non c’era niente di vero. Era una settimana, ma era il mio cuore quello sull’orlo del precipizio.
Diffidenza, sfiducia in sé stessi, paura, sono i sentimenti ricorrenti in questa trama.
Una donna che non si sente abbastanza, a causa della scarsa considerazione di una madre assente. Un uomo scottato dall’amore adolescenziale che lo ha costretto a rinchiudere il cuore in un cassetto. Sono vicini di casa, sono belli, affascinanti e hanno in comune due migliori amici che convolano a giuste nozze. Liam e Brooke si studiano da lontano, si ammirano, si osservano e ad un certo punto si prendono pure, proprio al sopracitato matrimonio… ma non è abbastanza per fidarsi l’uno dell’altra. Tutto fino a che Liam non compie un passo falso con la madre dicendogli di frequentare una ragazza e di impegnarsi a portarla a casa per il matrimonio di suo cugino.
Quindi una trama davvero poco originale dove però i sentimenti descritti dai protagonisti sono molto intensi.
È una narrazione al passato dal pov di entrambi, per lo più riflessiva dove Liam e Brooke analizzano minuziosamente la loro introspezione a discapito dei dialoghi. Devo dire che questa cosa non rende la lettura pesante perché la scrittura scorre veloce e leggera.
Non sono presenti grossi drammi né antagonisti troppo scomodi, solo due ragazzi alle prese con paranoie che vengono spazzate via dopo due notti di fuoco. Ho apprezzato la dichiarazione di Liam a Brooke: l’ho trovata sincera, delicata e molto dolce, come anche il finale, ma, a mio avviso, non sufficiente a rendere questa storia qualcosa di indimenticabile.
Le scene di sesso sono veramente calde, non volgari ma adeguate al contesto in cui sono descritte, e servono per rimarcare la chimica e l’elettricità che permea in tutta la storia.
Fondamentali sono i personaggi secondari, quegli amici che diventano famiglia e che senza la loro presenza, la trama risulterebbe meno intrigante.
Quindi, tirando le somme, è un libro carino che si fa leggere e che aiuta a passare qualche ora spensierata…
Alla prossima!
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