I tipi come Tucker Moore non escono con ragazze come me.
I suoi scontatissimi addominali scolpiti sembrano essere stati forgiati dagli dèi, mentre io ho più curve di una strada di campagna.
Lui è un casanova che farebbe calare le mutandine a chiunque, invece io mi sento più a mio agio dietro l’obiettivo della mia macchina fotografica.
È il ragazzo della porta accanto, e la definizione per antonomasia di una pessima idea.
Non ho motivo di pensare a lui, e avrei dovuto scacciarlo dai miei sogni nel momento stesso in cui ha fatto capolino.
Avrei fatto meglio a non tentarlo; anzi, avrei dovuto soltanto confinarlo nella friend-zone.
Cosa che ho fatto, prima ancora che lui potesse pronunciare il fatidico “Solo amici”.
Non importa se passa più tempo a casa mia che sua, o se il suo sorriso mi fa venire le farfalle nello stomaco.
Si tratta soltanto di Tucker.
E prima di rendermene conto, ecco che diventa il mio migliore amico.
Per giunta, del tutto off-limits.
La nostra rovina è una gita fuori porta, e ho i bagagli così pieni che alla fine ho lasciato la lucidità a casa.
Perché Tucker sarebbe stato bene.
Ma io sarei finita nei guai con il ragazzo della porta accanto.
Amo le storie stile Dawson’s Creek, il ragazzo della porta accanto, le classiche storie da teenagers.
Due vicini, un trasloco, il bello di turno, il donnaiolo della situazione, così la nostra bella protagonista identifica il nuovo arrivato, bello, stronzo e Dongiovanni.
Tucker inizierà una bella amicizia con Kennedy e quella friend-zone sarà dura da superare.
La serie della Renee regala emozioni di ogni genere, spazia tra i vari cliché e li rende unici, questo romanzo è un bel leggere e la storia tra Uragano e Tucker non ha nulla da invidiare ai protagonisti dei volumi precedenti.
Lui è bello ma non dannato, un ragazzo con la testa sulle spalle, che si innamora della ragazza della porta accanto ma attende e rispetta i tempi.
Lei è impulsiva, forse fin troppo, giudica a primo impatto e non riesce a vedere oltre alle apparenze, ma l’amore è sempre pronto a scoprire le carte.
“Non avrei mai immaginato che la ragazza della porta accanto mi avrebbe messo al tappeto.”
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