Recensione “Tutto per niente” di Nina Vanigli

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili…” recita una nota e struggente canzone di Antonello Venditti, e talvolta nella realtà, accade. Conoscersi, amarsi, da giovanissimi, quando per certe cose “è presto”, e poi ritrovarsi in età adulta, lasciare scorrere la passione erotica come un fiume in piena: travolgente, impetuosa. E dannosa, fino a diventare pericolosa. Tutti vorremmo avere sempre l’età della spensieratezza, invece, i doveri della vita ci impongono scelte che possono rivelarsi dolorose. Ma ne siamo certi? E se poi…? Vietato ai minori di anni 18, e a chi non è innamorato dell’amore.

 

Con questo libro ho capito che il genere erotico “in senso stretto” non fa per me.

Non è scritto male, anzi, è scorrevolissimo ma la storia in sé non mi è piaciuta, così come l’esposizione dei fatti.

Sesso, sesso e solo sesso.

L’eccitazione, i preliminari, la “scopata” e poi ecco che si ricomincia.

Una storia fatta di tradimenti, di un amore che doveva essere una semplice riscoperta e il ricordo del primo amore che viene macchiato dall’atto del tradimento.

No, non ci sto.

I termini usati sono stati volgari, e non consoni all’età dei protagonisti.

Mi dispiace dover penalizzare un libro, ma l’ho trovato piuttosto insapore.

 

 

firma Claudia

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