Recensione “Ultima chiamata per Emma Neri” di Antonella Marsiglio

 

Un nuovo delitto che apparentemente sembra non interessare a nessuno arriva direttamente sulla scrivania del caporedattore Simone Marini, il quale non ha questo è un caso per Emma Neri. Il cadavere di una tredicenne viene ritrovato a Firenze con la gola tagliata, le intuizioni di Emma la portano a indagare sulla tratta delle nigeriane. Una volta a Firenze chiede l’aiuto dell’amico di lunga data, il commissario Antonio Galli e ad affiancarla nella ricerca della verità si aggiunge Didie, il responsabile di un centro di accoglienza. Anche dopo la soluzione del caso e il rientro a Milano, Emma è convinta che qualcosa di più profondo si nasconda dietro a quell’omicidio e proprio mentre il rapporto tra lei e Simone sembra prendere forma arriva la notizia di un nuovo omicidio, ancora una volta la vittima viene ritrovata con la gola tagliata, ma non ci sono più dubbi, l’omicidio nasconde un messaggio per lei. Questa volta le vittime sembrano non voler “parlare” con Emma, le vecchie inchieste si sovrappongono ai nuovi omicidi. Si tratta di una vendetta nell’ambito professionale oppure c’è dietro qualcosa di più personale? Emma non riesce a rispondere a questa domanda e intanto gli omicidi aumentano. L’assassino è un serial killer instancabile e molto abile. Tutta la redazione del “Milano Cronaca News” rimane coinvolta dagli eventi, portando il direttore Maurizio Landi a prendere decisioni importanti e a valutare l’ipotesi di licenziare Emma. A sostenere l’inviata in questo periodo difficile gli amici di sempre, ognuno alle prese con un proprio personale colpo di scena.

Eccoci immersi in un giallo/poliziesco da leggere tutto di un fiato!

Partiamo dall’ambientazione, e devo dire che l’ambiente mi fa impazzire, siamo in uno studio giornalistico, dove si pubblicano dozzine di casi, che prendono voce grazie al giornale.

I protagonisti di questo giornale sono a dir poco unici, ben descritti, li potrei conoscere benissimo, grazie al loro perfetto profilo ben definito.

Emma la punta di questo giornale, è a dir poco autoironica, a volte fuori dal normale, molto frizzante, che sfoggia molto spesso la sua corazza ben salda e robusta, ma sotto vi è un cuore enorme.

Avendo un matrimonio fallito alle spalle e dei conti in sospeso con la sua famiglia, non è molto facile per lei legarsi a qualcuno soprattutto di sesso opposto.

Simone, il capo redattore, è davvero affascinante, un perfetto gentleman, insieme ad Emma è uno dei miei personaggi preferiti.

I restanti personaggi non sono meno importanti ovviamente.

Passiamo alla trama: nella prima parte mi sono trovata molto coinvolta, trascinata completamente dagli omicidi e dalla conoscenza dei personaggi.

Poi ad un certo punto mi sono un po’ persa, come se la scrittura e la trama fossero rallentate, e questo mi ha un po’ disorientata, e il coinvolgimento è venuto a meno.

Quando però si avvicina il finale, è rinata la mia curiosità di conoscere la verità, anche il ritmo della scrittura prende velocità, ma ahimè il finale me lo aspettavo diverso.

Detto ciò, posso dire che tutto sommato è stata una lettura piacevole, diversa dalle altre, dove ho conosciuto più da vicino il mondo del giornalismo, e non nego che mi abbia lasciato delle buone sensazioni.

Lucia

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