Dopo la recente scomparsa di suo marito, Bryan Nantel, proprietario di un locale notturno, si sente soffocato dalla compassione dei suoi amici, spinti dalle migliori intenzioni. Stanco di essere visto solo come il vedovo affranto, Bryan decide di trascorrere le feste a Houston da suo padre, anche se teme che questa scelta decreterà la fine del suo stato di sobrietà, conquistato a fatica. Un incontro fortuito in aeroporto, però, cambia tutto.
Noah Porter è un ex giocatore di baseball la cui carriera è stata interrotta da un infortunio devastante. Non è ancora pronto a fare coming out, ma ha tutte le intenzioni di perdere la verginità quanto prima. D’impulso, invita Bryan a passare il fine settimana con lui al Camp Bay Chalet, un appartato B&B nel nord dell’Idaho.
Bryan sa che scappare con un uomo che ha appena conosciuto è folle e imprudente. Forse persino pericoloso. Senz’altro, però, è meglio delle alternative. In fondo, ciò che succede al Camp Baypuò restare al Camp Bay. E un po’ di follia natalizia potrebbe essere proprio ciò di cui hanno bisogno entrambi.
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo del libro “Un pazzo natale” di Marie Sexton
Visto il titolo mi aspettavo un libro con due personaggi un po’ pazzi e tante cose pazze, purtroppo non ho trovato questo.
Non sono mai stata una fan degli instant-love/amore a prima vista (non so nemmeno se ci credo neanche nella realtà) per cui, per me, l’unica cosa davvero pazza che questi due fanno è innamorarsi senza conoscersi nemmeno.
Il resto è una storia dolce e romantica, nel complesso non così scontata o semplice, però nulla di più.
Bryan si deve liberare del suo senso di colpa, Noah deve trovare il coraggio di fare coming out. Non mi dispiace neanche come, l’uno nell’altro, trovino il modo per fare entrambe le cose e per andare avanti.
Però, il loro amore mi sembra più un’amicizia, non ho amato questo “forzare” immediatamente qualcosa di più, perché sì, mi è sembrato forzato, quindi anche le cose positive sono passate in secondo piano.
È più forte di me e quando si sono detti “Ti Amo” ho solo pensato “Se, vabbè, ma se manco si conoscono!”
Altri elementi che mi sono piaciuti sono gli altri personaggi, tutti intriganti e che mi hanno incuriosita. Leggere di loro mi ha fatto sentire come se mi stessi perdendo qualcosa di interessante e infatti questo mi ha spinto a voler a leggere gli altri volumi della serie, anche se sono tutti autoconclusivi.
Ultimamente sto davvero facendo molta fatica ad apprezzare al 100% i libri molto dolci e leggeri e se poi ci si aggiunge il trope instant-love… Non so se è perché sono satura o se semplicemente, per ora, a causa di un momento personale, cerco qualcosa di più originale e magari non “scontato”.
Insomma, in questo momento mi trovo in difficoltà, perché speravo che la Sexton potesse svoltare le mie letture, ma così non è stato. Non lo è stato, però solo, per un mio gusto personale, perché non è che possa dire che la storia è scritta male. Come dicevo ci sono tanti elementi positivi che mi sono piaciuti, ma non è stata quella lettura che mi ha spinta a voler continuare a leggere.
Quando ho finito ero sollevata di poter leggere altro.
Mi spiace di non aver apprezzato questa lettura, ma spero che per voi possa essere diverso e che questo libro sia quello che cercate!
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