Recensione “Un regno di fuoco e destino (vol. 4)” di Holly Renee

 

Sono tormentata dagli incubi, Sorin consuma ogni mio pensiero. All’indomani della guerra, l’intensità del nostro legame si accende più che mai. Mi fa visita, nel cuore della notte, sussurrandomi promesse di un futuro radioso.

Indebolisce la mia determinazione e la paura di perderlo offusca tutto il resto.

Quando arriva la notizia che il re degli uomini, probabilmente alleato con il padre di Evren, ha intenzione di indire un torneo per vincere la sua mano, a cui solo le Starblessed possono partecipare, decido di partire alla volta del regno nemico.

Sorin, feroce e incrollabile, si rifiuta di lasciarmi affrontare questo pericolo da sola. Rischia tutto per proteggermi. Insieme, navighiamo tra segreti e inganni, celando la mia vera identità mentre tentiamo di dipanare la rete contorta intessuta da re Henrick.

In un mondo in cui la linea tra amico e nemico si confonde e il pericolo è in agguato, ci troviamo di fronte a scelte che determineranno il nostro destino.

Tradirò il mio cuore in nome di ciò che è giusto?

O mi lascerò andare al fuoco di un amore che potrebbe distruggere ogni cosa?

 

L’ultima uscita di Holly Renee è lo spin-off della serie principale Stars and shadows, con protagonisti Thalia e Sorin.

La storia sembrava terminata dopo lo scontro decisivo fra il regno del Sangue e il regno dei Fae ma, dopo aver eliminato il principe Gavril e la regina, il re trama nell’ombra.
Una nuova minaccia sembra infatti  arrivare dal regno degli Uomini quando si viene a sapere che il loro re, Henrick, vuole prendere  per moglie una starblessed convocando quelle disponibili a diventare regina.
Allarmati da questa richiesta incomprensibile (gli umani non hanno poteri che possano essere amplificati dalle starblessed) la corte del Sangue decide di inviare una talpa per capirne le reali intenzioni temendo che ci sia sotto una cospirazione col re dei Fae.

È stata istituita una  manifestazione durante la quale si sceglierà la starblessed più meritevole, e questa svolta mi ha ricordato tanto un altro romanzo: La guerra delle dieci regine…
Thali l’avevamo conosciuta negli scorsi capitoli, ex starblessed di Gavril si era rifatta una vita nell’esercito del Sangue, attratta in modo irresistibile dal compagno d’armi Sorin, combatte una lotta contro se stessa perché non riesce a lasciar fluire i suoi sentimenti per lui; la morte del suo più caro amico, Jorah, l’ha infatti traumatizzata ed è restia a legarsi per paura di soffrire.

Questa nuova coppia di combattenti mi piace decisamente di più di quella formata da Adara ed Evren: sono più strutturati, dall’animo indomito e meno inclini al dramma.
Troveremo ancora nel romanzo, seppur in secondo piano, la coppia originaria, ma saranno prettamente relegati al ruolo dei piccioncini in luna di miele, anche un tantino odiosi; Adara soprattutto, che ha avuto, romanzo dopo romanzo, la nomination per il personaggio più insopportabile.

Rimane la narrazione a doppio pov, sempre presenti le scene spicy (anche se un po’ meno rispetto ai precedenti) ma ho avuto la sensazione che si sia voluto allungare il brodo. Lontani dall’entusiasmo del primo romanzo, questo spin off, seppur di poche pagine, mi ha un po’ annoiata.

Spero che l’autrice abbia l’astuzia di fermarsi e trovare nuove storie al di fuori di questa saga.

 

 

 

Anna

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