Recensione “Un rifugio in gabbia” di Tempeste O’Riley

 

 

 

 

 

 

Kaden Thorn, un chirurgo dentale con una vita tranquilla, non crede che troverà l’amore che tanto desidera.

Un attacco omofobo gli è costato l’uso delle gambe, confinandolo su una sedia a rotelle. Ha perso la speranza di incontrare un Dom, o anche solo un compagno con preferenze più convenzionali, che lo ami. Quando la sua migliore amica lo costringe a partecipare a una cena, l’ultima cosa che si aspetta è di conoscere un Dom determinato che riesce a vedere al di là della sua carrozzina.

Deacon James è un architetto e un Dom esigente, ma ha passato gli ultimi due anni senza un sottomesso o un compagno. Quando un suo impiegato lo invita a cena per conoscere la fidanzata, Deacon fiuta una trappola, ma accetta comunque. Si vanta di essere bravo a giudicare le persone e, quando incontra il giovane dentista, vede oltre la sua disabilità e trova un adorabile sottomesso che suscita in lui qualcosa di più di un semplice interesse.

I demoni e le paure che perseguitano Kade costituiscono per Deacon una sfida a usare tutto quello che ha imparato come Dom per guadagnare la sua fiducia e la sua sottomissione. Ma Deacon è determinato e combatterà per avere Kade al suo fianco e ai suoi piedi.

Premetto che leggo libri che trattano BDSM senza nessun problema, e questo non mi ha delusa perché è scritto bene.

All’inizio troviamo questa dedica dell’ autore:

Per chi cerca un amante che riesca a vedere al di là di un corpo diverso. Per quelli che hanno cuori che sperano disperatamente di essere amati per ciò che sono, non per ciò che la società gli impone”.

In questo libro la difficoltà di essere accettati, perché ci crediamo difettosi, è veramente alta.

Kade,chirurgo dentale sulla sedia a rotelle per un attacco omofobo, ha poche speranze di trovare un compagno, perché in quelle condizioni pensa di non valere come uomo, e di essere specialmente, lui è un sottomesso, accettato da un Dom.

Quando incontra Deacon, non crede che lui, Dom alto bello, possa volere Kade, un ragazzo ferito e in carrozzina.

Tra i due è Kade quello con pochissima fiducia in se stesso, per lui vivere sulla sedia a rotelle, nonostante sia autosufficiente in tutto, è comunque un handicap grave, e vorrebbe tornare a essere un sottomesso, ma pensa di non poter compiacere il suo Dom.

Deacon capisce che tra loro potrebbe nascere qualcosa di molto forte a livello sentimentale, e che sarebbe perfetto come suo sottomesso, perché lo vede al di là dei suoi limiti fisici, e deve lottare contro la paura di Kade, paura che Deacon lo lasci per un ragazzo che non ha i suoi limiti.

Ti punirò quando sarà necessario ma ti prometto che non userò mai la tua sedia a rotelle o la tua infermità come arma contro di te. Un Dom non prende la tua sottomissione, è il sottomesso che la offre”.

Questo perché il precedente compagno di Kaden, Gary, in più di un’occasione aveva allontanato la sedia a rotelle per fargli un dispetto.

Nel libro le scene bdsm sono presenti ma mai eccessive e anche la componente erotica è ben scritta e non volgare.

È un libro che consiglio vivamente a tutti.

Un’ultima considerazione: quando Kaden ha descritto l’attacco subìto fuori dal club che lui frequentava, quello che gli hanno fatto, come si è sentito, il dolore percepito e la paura… è stata dura leggere fino alla fine e vi posso assicurare che un paio di lacrime è scese.

SENSUALITA’: 

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